Gli impatti del pay back sul sistema Italia e spunti per una differente governance della spesa

pay-back-go_back-attrazione_degli_investimenti_nel_paese_e_governance_farmaceutica_su_una_rotta_di_collisioneNato come strumento di finanza pubblica per controllare la spesa pubblica e responsabilizzare le aziende, di fatto fin dalla sua prima applicazione, a partire dallo sfondamento relativo al 2013 (certificato nella seconda metà del 2014), il pay back sulla spesa farmaceutica ospedaliera si sta trasformando, anche per il modo in cui è congegnato (e per il tetto fin dall’inizio troppo basso rispetto alle esigenze del sistema), in una mannaia che si abbatte fondamentalmente su una categoria ben precisa di imprese farmaceutiche: aziende estere impegnate nel portare sul mercato mondiale e italiano nuovi prodotti […] (gran parte di quelle che il Governo Renzi ha incontrato lo scorso ottobre a Palazzo Chigi, per fare dell’Italia il principale hub per l’industria a livello europeo). Questa evidente dissonanza (crediamo inconsapevole) tra le aspirazioni del Governo, al quale va riconosciuto il merito di essere stato il primo da tempo immemorabile ad avere chiaro il contributo dell’industria farmaceutica alla competitività del sistema Paese […] e la perversione di uno strumento come quello del pay back sulla spesa farmaceutica ospedaliera, che ricorda il profilo del Leviatano di hobbesiana (ma anche staliniana) memoria rende evidente il gap informativo oggi esistente e l’imperativo di colmarlo. È quello che ci proponiamo di fare (o perlomeno di iniziare a fare) in questo studio.

Anno: 2015
N° pagine: 88
Autori: [tp no_translate=”x”]Cinzia ARU, Silvia COMPAGNUCCI, Stefano DA EMPOLI, Maria Rosaria DELLA PORTA, Davide INTEGLIA, Eleonora MAZZONI[/tp]