Il costo opportunità della fuga all’estero dei top scientist italiani: una valutazione della perdita di valore per il sistema Italia

La ricerca fornisce un contributo per valorizzare in termini economici l’attività svolta dagli scienziati italiani all’estero. Lo scopo è duplice: da una parte determinare una stima del valore dell’attività svolta dai top scientist italiani all’estero; dall’altra, fornire una stima del danno potenzialmente prodotto dal trasferimento all’estero di un giovane studioso italiano con potenzialità da top scientist.

La teoria economica individua nel capitale umano, insieme alla tecnologia e al capitale fisico, uno dei fattori fondamentali della produzione. La mobilità e l’interscambio di conoscenza che avviene attraverso lo spostamento fisico di personale qualificato puù dunque essere un fenomeno che a seconda del saldo netto contribuisce in maniera significativa alla crescita o al relativo declino di un Paese. Nel caso dell’Italia, il fenomeno del così detto “brain drain“, cioè dell’esportazione netta di capitale umano con livelli di educazione elevati, ha assunto proporzioni crescenti negli ultimi anni, non mitigato da flussi in entrata anche lontanamente paragonabili. Il risultato è una perdita economica significativa per il nostro Paese in quanto il processo di innovazione genera un rendimento elevato sia direttamente, in termini di sfruttamento dell’innovazione, sia indirettamente, in termini di indotto per la collettività.