Riduzione dei costi energetici e liberalizzazione dell’accesso ad internet (WiFi). Queste le principali misure previste dal “Decreto del fare”, per alleggerire la bolletta dei consumatori di energia e per favorire l’accesso ad internet dei cittadini, in linea con gli altri Paesi europei.
Sui costi che determinano la bolletta elettrica, il Governo ha adottato una strategia di semplificazione, rimuovendo una serie di oneri. In particolare, la modifica interessa le modalità di determinazione delle tariffe concesse agli impianti in regime Cip6 attraverso un progressivo adeguamento ai prezzi di mercato (che si sono ridotti nell’ultimo periodo); la riforma prevede anche il congelamento della maggiorazione degli incentivi all’elettricità prodotta da biocombustibili liquidi. Quest’ultima avrebbe comportato un aumento delle tariffe di 300 milioni all’anno e avrebbe premiato impianti con scarsi benefici ambientali. Sono infine previste misure volte ad accelerare l’avvio delle gare di distribuzione del gas per ambiti territoriali, dalle quali deriveranno minori costi per i cittadini utenti e significative entrate per gli enti locali. La stima di risparmio di cui potenzialmente beneficeranno i consumatori si aggira intorno ai 500 milioni all’anno.
Il decreto prevede anche misure focalizzate sull’accesso ad internet (WiFi). Ciò implicherà che l’offerta ad internet per il pubblico sarà libera, fatto salvo l’obbligo del gestore di garantire la tracciabilità mediante l’identificativo del dispositivo utilizzato, e non richiederà più l’identificativo personale dell’utilizzatore. Si tratta di un piccolo, ma significativo, passo avanti per accelerare la diffusione delle reti libere per la cittadinanza, più volte ipotizzato nel contesto dell’Agenda Digitale e frutto della positiva esperienza del Piemonte che con legge regionale 5/2011 ha qualificato l’accesso alla rete come diritto di cittadinanza.