I benefici del Fascicolo Sanitario Elettronico

L’asimmetria informativa presente nel rapporto tra operatore del SSN e paziente comporta costantemente dispendio di energie e di risorse per conoscere lo stato di salute dell’assistito, e la sua storia clinica.  Avere la possibilità di conoscere immediatamente quest’ultima, permette di valutare percorsi terapeutici più appropriati, dunque più efficaci e in tempi rapidi.

La cartella clinica – nata come un insieme di appunti per ricordare e trasmettere informazioni ad altri operatori sanitari – oggi riveste un notevole ruolo documentativo. È un insieme di dati nei quali è registrato dai medici e dagli infermieri un complesso di informazioni (anagrafiche, sanitarie, sociali, ambientali, giuridiche) concernenti un determinato paziente. Lo scopo è di poter rilevare ciò che lo riguarda in senso diagnostico-terapeutico anche in tempi successivi, al fine di predisporne gli opportuni interventi medici e poterne anche usufruire per le varie indagini di natura scientifica, statistica, medico-legale e per l’insegnamento. Questo strumento – però – non è ancora oggi utilizzato a pieno dal SSN, dal momento che l’accesso a tali documenti è protetto da norme stringenti sulla privacy, che finiscono per penalizzare lo stesso paziente. I dati infatti non sono integrati in un sistema di accesso chiaro, a disposizione dell’operatore sanitario, e in qualsiasi parte d’Italia.

Considerando ciò, il beneficio dell’introduzione del fascicolo sanitario elettronico è indiscusso:

  • Maggiore appropriatezza prescrittiva
  • Velocità nella diagnosi
  • Velocità nell’individuazione del percorso terapeutico più appropriato
  • Maggiore aderenza alla terapia
  • Riduzione degli sprechi di tempo e di risorse economiche
  • Migliore sistema di Farmacovigilanza
  • Maggiori dati per la Ricerca

L’introduzione del fascicolo sanitario elettronico offre dunque il vantaggio della completezza e dell’immediatezza delle informazioni, ma presenta aspetti critici sotto il profilo del trattamento dei dati personali, come disciplinato dal d.lgs. 196/2003 “Codice privacy”.  Sono proprio questi ultimi aspetti a dover essere chiariti per poter introdurre un sistema agevole ed efficace di accesso alle informazioni, che possa apportare per i pazienti e per il sistema nel suo complesso, i benefici sopra esposti.

Coordinatore Scientifico Area Innovazione dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Economia e Gestione delle Aziende Sanitarie dell’Università Cattolica, e un MA in European Economic Studies al College of Europe di Bruges.

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