Crescita e coesione sociale sono gli obiettivi dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e individuati nella Relazione annuale 2012 (Relazione) per favorire il buon funzionamento del mercato ed una efficace tutela dei consumatori. La Relazione opera una stretta connessione tra il tema della crisi economica, potere d’acquisto e consumi delle famiglie, dipingendo una situazione di fragilità economica dell’Italia e di noi italiani. Secondo i dati citati nel documento, nell’anno trascorso l’economia italiana si è contratta del 2,4%; i consumi hanno segnato un calo del 3,9%; gli investimenti fissi lordi si sono ridotti dell’8%; la produzione industriale è scesa del 6,6%, mentre la disoccupazione è arrivata all’11,4%.
Uno degli aspetti critici riguarda un insoddisfacente livello di concorrenza all’interno di alcuni settori economici e la conseguente dinamica a salire dei prezzi.
In particolare, in base ad una indagine conoscitiva (IC42) condotta dall’Autorità sul mercato delle assicurazioni riguardanti la responsabilità civile per circolazione di autoveicoli, risulta:
- che il premio medio in Italia: sia più del doppio di quello pagato in Francia e in Portogallo, superi quello tedesco dell’80% e quello olandese di quasi il 70%;
- che l’Italia si caratterizza per essere il Paese con la frequenza di sinistri e il costo medio dei sinistri tra i più elevati tra i principali Paesi europei;
- che le frodi accertate ai danni delle compagnie in Italia sono quattro volte inferiori a quelle registrate dalle compagnie del Regno Unito e pari alla metà di quelle riscontrate in Francia.
Più complessi sono i fattori che influenzano il livello di concorrenza, la competitività e la dinamica dei prezzi nel mercato dell’energia elettrica. Esso è caratterizzato dalla presenza di una stagnazione della domanda e da un crescente ingresso sul mercato di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Un mercato con queste caratteristiche non garantisce la copertura dei costi fissi degli impianti termoelettrici e comporta il rischio che gli operatori si trovino nella necessità di dover mettere in conservazione gran parte della propria capacità produttiva, con la probabile conseguenza che il mercato torni a concentrarsi ed far salire i prezzi.
Per contrastare gli effetti negativi di tali dinamiche, l’Autorità considera essenziale rilanciare la domanda attraverso strategie che mirino al conseguimento di una maggiore fiducia dei consumatori verso il mercato e i soggetti che in esso vi operano. Per tale ragione, l’Autorità considera centrale l’attività a tutela del consumatore, intesa come repressione delle pratiche commerciali scorrette.
La ripresa economica è dunque possibile, ma passa necessariamente anche attraverso la ricostituzione della fiducia dei consumatori nella correttezza delle imprese.