Fin dalla loro origine le Regioni hanno svolto un ruolo significativo nella programmazione e gestione della sanità ma non c’è dubbio che la riforma del Titolo V della Costituzione del 2001 abbia rappresentato uno spartiacque importante nell’allocazione dei compiti con lo Stato, modificando l’equilibrio dei poteri in direzione delle Regioni. Se infatti, come viene illustrato nel capitolo 2 del presente libro, il precedente quadro costituzionale prevedeva una sostanziale prevalenza delle potestà statali, alle quali era consentito perfino di occupare gli spazi residuali affidati alla legislazione regionale, grazie al principio della cedevolezza (cioè in assenza di normazione), viceversa il nuovo Titolo V sembra mostrare un netto favore per le Regioni, titolari della potestà legislativa in materia di tutela della salute, limitando il ruolo dello Stato all’enunciazione dei principi fondamentali.
Anno: 2013
N° pagine: 315
Autore: Lorenzo CUOCOLO, Stefano DA EMPOLI, Davide INTEGLIA
Casa editrice: Rubettino