Valorizzare il farmacista ospedaliero

Se affrontiamo il tema dell’efficienza del sistema sanitario nazionale ci rendiamo conto di quanto nel dibattito pubblico si stia superando  il vecchio binomio minor spesa = miglior spesa, a vantaggio di appropriatezza e valorizzazione delle buone pratiche.

Una delle figure professionali che in questi anni ha assunto un ruolo sempre più significativo in tal senso è il farmacista ospedaliero, che beneficia di un rapporto diretto con paziente e medico e che potrebbe rappresentare la testa d’ariete di una riforma gestionale nelle strutture ospedaliere e nelle Aziende Sanitarie Locali. Sul farmacista ospedaliero si potrebbe puntare per aggredire parte della spesa inappropriata, risparmiare risorse da reinvestire nelle strutture sanitarie per l’accesso alle terapie e ai dispositivi medici più innovativi.

Le modalità per realizzare questa valorizzazione del farmacista ospedaliero sono state discusse dalla Sifo (Società Italiana Farmacisti Ospedalieri) nel corso del congresso annuale 2013 ‘Progettare insieme il futuro tra continuità e cambiamento – sanità, professioni e cittadini’, conclusosi il 21 ottobre scorso a Torino. Questa figura professionale è considerata strategica nell’ assicurare il rispetto della compliance terapeutica col miglior rapporto costi-benefici, in particolare nella sempre più contingentata spesa farmaceutica.

Sono tante le attività che vanno in questa direzione. Basti pensare che Il farmacista ospedaliero collabora con le autorità regolatorie regionali e locali per la selezione e l’accesso ai farmaci innovativi, affianca l’Aifa nel procedimento d’implementazione del Registro per il monitoraggio dei farmaci oncologici – ai fini di un accesso più appropriato alle terapie antitumorali –  e ha un ruolo cruciale nella definizione dei PDTA.

E’ poi importante menzionare il successo del progetto pilota del “farmacista di reparto” avviato dal Ministero della Salute nei dipartimenti di Oncologia ed Ematologia di cinque ospedali nazionali, e che ha consentito ad oggi ben 250.000 euro di risparmio. Sifo ha poi ricordato il proprio impegno nella realizzazione di modelli di distribuzione dei farmaci – come la Distribuzione Diretta – che fanno perno proprio sul farmacista ospedaliero. Una modalità che mira a un’ottimizzazione di spesa e consente ai pazienti di risparmiare sui costi elevati delle terapie innovative, beneficiando di sicurezza e qualità.

Public Affairs e Comunicazione dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma, ha lavorato come redattrice per l’agenzia Axia curando approfondimenti e articoli per i mensili Technet ed Atlante su temi di sviluppo sostenibile, responsabilità sociale d’impresa, finanza etica, terzo settore e nuove tecnologie.

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