Il 21 maggio scorso il Ministero dello Sviluppo Economico, tramite il suo sottosegretario, Simona Vicari, ha presentato la prima app sviluppata dal MISE, in collaborazione con Unioncamere e Infocamere, che consente ai consumatori di acquisire informazioni utili per la selezione del distributore di carburante economicamente più conveniente. L’applicazione, denominata “Osservaprezzi carburanti” è scaricabile gratuitamente sugli store “Googleplay” e “iTunes”.
L’iniziativa si colloca nel contesto delle azioni per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, ed ha lo scopo di aumentare la trasparenza ed il grado di concorrenza di settore. A partire dalla maggiore consapevolezza dei consumatori che conseguirà dall’utilizzo dell’applicazione ci si attende, infatti, una risposta dal mercato in termini di maggiore concorrenza tra distributori basata sui prezzi.
Lo strumento presenta notevoli prospettive di successo in quanto: garantisce un ampio flusso e la correttezza delle informazioni sui prezzi, prevede l’utilizzo di informazioni di geolocalizzazione associate ai distributori ed alla posizione utente, prevede modalità di utilizzo semplici.
Un elemento che caratterizza l’iniziativa del MISE rispetto a strumenti privati analoghi è la sussistenza di una base giuridica ideata allo scopo di garantire la completezza e correttezza delle informazioni sui prezzi dei carburanti.
Le informazioni sui prezzi sono comunicate direttamente dai gestori degli impianti al Ministero dello Sviluppo Economico. L’art. 51 della legge 99/2009, ha previsto infatti l’obbligo di comunicazione dei prezzi praticati per ogni tipologia di carburante per autotrazione al Ministero dello sviluppo economico, ed è stato integrato da decreti del Ministro dello Sviluppo Economico (DM 15 ottobre 2010 e DM 17 gennaio 2013) che hanno stabilito i criteri e le modalità per la comunicazione dei prezzi da parte dei gestori e per la loro pubblicazione sul sito internet del Ministero. Inoltre, la citata legge (all’art. 51, comma 3) prevede sanzioni in caso di violazione o non corretta comunicazione delle informazioni obbligatorie (le sanzioni sono le medesime previste per la mancata esposizione dei prezzi in vetrina individuate, dalle norme del commercio, in un minimo di 516 euro ed un massimo di 3.098, e l’autorità competente è il Sindaco del Comune territorialmente competente o la locale polizia urbana).
Grazie al citato obbligo sono stati registrati (al 16 maggio 2014) un totale di 17.113 impianti su circa 24.000 in tutta Italia (più del 70% degli impianti stimati in Italia).
Un altro elemento che consente di apprezzare l’iniziativa riguarda la semplicità d’uso.
Una volta scaricata l’applicazione è possibile eseguire la ricerca selezionando il tipo di carburante a cui si è interessati (Benzina, Gasolio, GPL o Metano) e, limitatamente a Benzina e Gasolio, è possibile anche affinare la ricerca inserendo la specifica modalità di erogazione (self o servito). Dopo aver effettuato l’inserimento della tipologia di prodotto l’applicazione consente di effettuare due tipologie di ricerche basate sulla geolocalizzazione della automobile e degli impianti:
- Ricerca “In Zona”: consente di visualizzare i distributori di carburante in un raggio di 5 Km intorno alla posizione dell’automobilista;
- Ricerca tramite “Calcola percorso”: permette di visualizzare i distributori nelle adiacenze del percorso programmato;
Sono previsti diversi modi di visualizzazione dei risultati di ricerca:
- tramite mappa: i distributori (bandiere colorate con il nome della compagnia) sono visualizzabili su una mappa e si differenziano per i colori delle bandiere che indicano il livello di prezzo secondo una gradazione cromatica;
- tramite elenco che i nomi degli impianti in ordine di economicità di prezzo. Selezionando un impianto da questa lista viene calcolato il percorso dalla posizione utente fino all’impianto;
- tramite percorso: mostra le tappe del percorso nel caso in cui sia stata effettuata la ricerca dei distributori su un percorso.
A ben vedere, un unico elemento critico riguarda la correttezza delle informazioni di geolocalizzazione. Infatti, se, come descritto in precedenza, è previsto un obbligo di legge per fornire informazioni sui prezzi, le informazioni sulla posizione geografica vengono invece comunicate dal gestore su base volontaria e potrebbero non essere precise. Da questo punto di vista, tuttavia, sono molte le soluzioni adottabili, una delle quali potrebbe consistere nel coinvolgimento degli stessi utilizzatori nel fornire informazioni correttive sulla reale posizione del distributore carburanti.