Il pregio – e insieme il grande limite – dell’area Istituzioni dell’Istituto per la Competitività è sempre stato il tema di riferimento: le istituzioni. Pregio perché un tema così generale ha permesso negli anni di sviluppare ricerche originali, e sempre di grande attualità. Istituzioni, del resto, è un concetto che fa rima con attualità: della politica, dell’economia, del sociale. Eppure questa estrema versatilità non sempre ha rappresentato un punto a favore dell’Area. Spesso, più di altre aree di ricerca più “focus-oriented”, la prima difficoltà è stata quella di individuare non il tema giusto, ma la giusta visione da dare al tema, la giusta angolatura attraverso il quale osservarlo. E, naturalmente, i giusti interlocutori con cui confrontarsi.
Per l’autunno che verrà la flessibilità sarà, ancora una volta, la sfida più grande dell’area istituzioni. I temi in agenda sono tanti ma, restringendo il campo a quelli con le potenzialità di influenzare il dibattito pubblico con consapevolezza e originalità, ce ne sono tre particolarmente importanti. Il primo e il secondo procedono di pari passo. L’uno, il lobbying, e l’altro, la democrazia, abbracciano l’insieme complesso dei rapporti tra fronte istituzionale, imprese e cittadini. L’Osservatorio sulle relazioni territorio-imprese (ORTI) è, da questo punto di vista, un punto di sintesi eccellente delle dinamiche che muovono l’interazione tra decisori pubblici (locali, in questo caso) e portatori di interessi. ORTI concluderà il suo primo ciclo di ricerca nei primi mesi dell’autunno, con un rapporto dettagliato e un convegno pubblico. Sarà l’occasione per fare il punto sullo stato di salute delle relazioni tra imprese e poteri pubblici, ponendo le basi – questo è l’auspicio – per una ricerca di lungo termine, che possa confrontare più dati nel corso di più anni.
Il terzo tema è volutamente ripetitivo del nome dell’area. Istituzioni racchiude in se tanti temi, tutti importanti. Tra questi alcuni cavalli di battaglia dell’area negli anni passati. Per esempio lo stato di avanzamento dei ritardi di pagamento da parte delle PA, oppure il tema delle privatizzazioni e dell’impatto sull’economia. O, ancora, l’affascinante – e complesso – tema della gestione dei rifiuti.
C’è molto in pentola che bolle. La pausa estiva sarà l’occasione per riflettere su come rendere profittevole l’insieme dei temi più interessanti. Contribuendo così a fare di I-Com quello che già è: un valido e attivo fornitore di contenuti al dibattito pubblico nazionale e locale.