Sulle lobby l’Italia vale 20. Su 100

Ieri Transparency International Italia ha presentato il rapporto ufficiale sul lobbying in Italia. Nessuna sorpresa: andiamo male. Secondo le stime degli autori del rapporto, il livello di trasparenza si attesta ad uno scarso 11%; un po’ più elevata, ma comunque troppo bassa, è la percentuale di integrità, che raggiunge il 27%; infine la parità nelle opportunità di accesso ai processi decisionali pubblici riceve un punteggio di 22 su 100. A conti fatti, il voto complessivo assegnato al nostro paese è di 20 su 100. Disastroso.

è presto per dire se siamo fanalino di coda d’Europa. Alla ricerca partecipano i 19 capitoli nazionali di Transparency, ma finora in pochi hanno presentato il rapporto. Tra questi Francia, Germania e Spagna. Il giudizio complessivo non è lusinghiero per nessuno. Ma su alcuni punti il nostro Paese sconta un ritardo ingiustificabile: in particolare sulla disciplina delle “revolving doors” e, più in generale, sulla trasparenza dell’attività istituzionale. Non a caso, delle 7 raccomandazioni del rapporto, queste due sono quelle più importanti.

Il rapporto integrale è disponibile QUI. Il video promozionale per sensibilizzare sul lobbying invece lo trovate QUI.

Direttore Area Istituzioni dell'Istituto per la Competitività (I-Com). E’ Professore in “Media, Activism & Democracy” presso la New York University – Florence, e Professore in “Global Advocacy” presso la Vrije Universiteit di Brussels.

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