3Cixty: come rendere “umana” una città

Manca ormai poco all’Expo2015, l’evento che focalizzerà l’attenzione di tutto il mondo sull’Italia e sulla città di Milano. Si tratterà di un’occasione straordinaria per il rilancio del nostro Paese, un palcoscenico dove mettere in mostra i nostri talenti che ci consentirà, tra l’altro, di testare la 3cixty Platform premiata l’autunno scorso come finalista all’evento “Smart Communities Award” tenutosi durante SMAU a Milano.

Il progetto europeo 3Cixty, realizzato da Eit Ict Labs con la collaborazione di una serie di imprese e centri di ricerca tra cui Telecom Italia ed il Politecnico di Milano, si caratterizza per essere un servizio nato per i turisti, ma utile anche per i residenti e gli operatori della macchina organizzativa di Expo. Le applicazioni sviluppate con la piattaforma 3cixty, infatti, consentono agli utenti di accedere in mobilità mediante smartphone, tablet o wearable device, ad un’ingente mole di informazioni sempre aggiornate ed integrate. Grazie alla tecnologia Crowdsourcing agli utenti è offerta la possibilità di ricercare, ad esempio, strutture ristorative, calcolare i tempi di percorrenza anche in funzione delle condizioni meteo, verificare il livello di affollamento presente nella metropolitana, il tutto ricevendo un feedback direttamente dalle persone presenti in quel momento.

La fonte principale dell’informazione risiede, dunque, nelle persone, che non solo fruiscono dell’infrastruttura, ma addirittura la costituiscono. Gli individui, infatti, diventano dei veri e propri sensori in grado di comunicare al sistema informazioni sull’ambiente circostante e sulle esperienze vissute contribuendo così a nutrire il patrimonio di dati che la piattaforma aggrega – unitamente a quelli provenienti dalla rete e dai social – per poi metterli a disposizione dell’intera collettività. Il tutto riuscendo a riconoscere ed elaborare domande poste in un linguaggio tipicamente umano.

A breve, dunque, Milano diventerà una smart city che ascolta, pensa e risponde alle domande provenienti da cittadini e turisti; un luogo in cui la spiccata passione per i device mobili si tradurrà nella possibilità di creare un circolo di informazioni che aumenterà il benessere degli utenti.

Questo potrebbe essere il futuro delle nostre città ed è anche in questa ottica che lo sviluppo delle infrastrutture e delle tecnologie fisse e mobili assume una straordinaria rilevanza per rendere possibile quello che fino a pochi anni fa sembrava solo fantascienza. Milano ce l’ha fatta, chissà che presto altre grandi città italiane non possano replicare questo esperimento dando la prova che anche il nostro Paese ha abbracciato la tecnologia ed i benefici che ad essa si accompagnano.

Vicepresidente dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Tor Vergata nel 2006 ha partecipato, nel 2009, al master di II Livello in “Antitrust e Regolazione dei Mercati” presso la facoltà di Economia della medesima università conseguendo il relativo titolo nel 2010, anno in cui ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.