Il lungo cammino verso il 100% rinnovabili

A partire dal 2016 in poi la capacità installata da fonti fossili diminuirà, così come gli impianti a carbone che verranno rimpiazzati da impianti alimentati a gas – dichiara ENTSO-E attraverso la nuova edizione del consueto “Scenario Outlook & Adequacy Forecast”. Il nucleare si manterrà, invece, sostanzialmente stabile fino al 2020, e calerà successivamente, con un -12% previsto al 2025. Un ruolo dominante nel nuovo installato spetterà alle energie rinnovabili, con incrementi dell’80% e 60% per eolico e solare, rispettivamente. Ciò risulta in una crescita consistente della capacità cosiddetta indisponibile[1], strettamente legata, appunto, al grado di penetrazione delle fonti rinnovabili, data la limitata disponibilità di alcune fonti di energia primaria: per quanto riguarda le rinnovabili, la capacità indisponibile è proporzionale all’opposto del fattore di carico delle rinnovabili (1- RES load factor), definito, quest’ultimo, come il rapporto tra la produzione elettrica di un impianto ed il massimo teorico che potrebbe essere prodotto in un determinato lasso temporale. Infatti, nonostante la capacità di generazione venga stimata in aumento – dai 1.021 GW del 2016 ai 1.167 GW del 2025 (+14,3%) – la gran parte di questa (circa il 94%) è rappresentata da capacità indisponibile  e solo una parte marginale – quantificabile in 9 GW – può essere classificata come capacità disponibile ed affidabile.

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Insomma, la quota di rinnovabili nel mix di generazione è destinata ad aumentare un po’ ovunque in ambito europeo, con una conversione alle rinnovabili particolarmente accentuata in alcuni Paesi, quali Regno Unito e Belgio, e meno in altri Paesi, in particolare del Nord (Norvegia e Svezia) e dell’Est (Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia ed Estonia).

Questa crescente penetrazione delle rinnovabili pone l’attenzione su due questioni chiave: da un lato, il ruolo crescente degli scambi transfrontalieri che si renderanno necessari per far fronte alle crescenti necessità di importazioni e garantire l’adeguatezza del sistema; dall’altro, la necessaria flessibilità del sistema, che richiederà una sempre maggiore attenzione al monitoraggio delle condizioni climatiche. A tal riguardo, ENTSO-E assicura che, nonostante il numero di Paesi dipendenti dalle importazioni aumenterà nel corso del periodo analizzato (2016-2025), con alcuni Paesi strutturalmente dipendenti e picchi di fabbisogno in particolari mesi dell’anno (legati agli effetti climatici sulla domanda elettrica), il livello di importazioni che si renderà necessario per garantire l’adeguatezza del sistema resta raggiungibile ed entro i limiti di quanto le previsioni stimano per il periodo. ENTSO-E ha inoltre costruito un indice – RES Load Penetration Index – definito come la massima copertura oraria del carico da fonte rinnovabile variabile e stima che, dei 33 Paesi considerati, 22 avranno, entro il 2025, un livello di penetrazione di capacità da fonti rinnovabili superiore al 50%, con 8 Paesi che raggiungeranno il 100%. L’indice per l’Italia si stima raggiunga un livello del 90%.

 


[1] La cosiddetta capacità indisponibile è composta da quattro sotto-categorie: capacità non utilizzabile, manutenzioni e ristrutturazioni, interruzioni e riserve di sistema.

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata all’Università Commerciale L. Bocconi in Economia, con una tesi sperimentale sull’innovazione e le determinanti della sopravvivenza delle imprese nel settore delle telecomunicazioni.

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