Proteggi il tuo cuore!

PROTEGGI IL TUO CUORELa Giornata Mondiale del Cuore, il cui slogan quest’anno è Healthy heart choices for everyone, everywhere, è un’iniziativa sostenuta dalla World Hearth Federation con lo scopo di promuovere la prevenzione delle patologie cardio-cerebro-vascolari.

Le malattie cardiovascolari costituiscono la prima causa di decesso al mondo. Diversi sono i fattori di rischio che, con molta probabilità, comportano l’insorgenza di patologie a carico del cuore. Essi si suddividono in fattori di rischio non modificabili (età avanzata, sesso maschile e familiarità) e in fattori di rischio modificabili (fumo, elevata pressione arteriosa, inattività fisica, alimentazione non sana, stress, colesterolemia totale e altri)[1]. La stragrande maggioranza delle patologie cardiovascolari è attribuibile proprio a questi ultimi fattori, che possono essere facilmente controllati attraverso semplici cambiamenti nello stile di vita, come un’alimentazione povera di sodio e ricca di fibre o un esercizio fisico regolare.

Molte sono le iniziative presentate in occasione della Giornata Mondiale del Cuore e volte a sostenere la prevenzione cardiovascolare: una di queste è la campagna di sensibilizzazione “Make your heart feel good” di Daiichi Sankyo. La farmaceutica giapponese ha creato – nel rispetto delle raccomandazioni dell’OMS – programmi educativi che suggeriscono la danza e il Tai Chi come pratiche utili e rilassanti per prendersi cura del proprio cuore.

Un’ulteriore iniziativa promossa nell’ambito della Giornata Mondiale del Cuore è il convegno “Colesterolo al Cuore della Famiglia”, organizzato da EurActiv in collaborazione con l’Associazione dei Pazienti GIP-FH e SISA–Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi, che punta i riflettori sull’ipercolesterolemia familiare.

Un vero e proprio esame salvavita, per chi già da bambino è affetto da ipercolesterolemia familiare, potrebbe essere il test del colesterolo, che consentirebbe di evitare in futuro il manifestarsi di complicanze cardiovascolari. Il professor Andrea Bartuli della Società Italiana Pediatria (SIP) e responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Rare e Genetica Medica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma afferma che: “In Italia circa 22.000 ragazzi sotto i 14 anni soffrono di ipercolesterolemia familiare. Se non diagnosticata la patologia comporta un elevato rischio di eventi cardiovascolari già a partire dai 30 anni. Per prevenirli basterebbe eseguire a tutti bambini tra i 4 e i 9 anni il dosaggio del colesterolo: in questo modo sarebbe possibile ridurre del 25% gli eventi cardiovascolari in Italia tra 30 anni”.

Pochi giorni fa, inoltre, l’Agenzia Italiana del Farmaco in collaborazione con la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) ha presentato l’algoritmo terapeutico per l’ipertensione arteriosa. Come già anticipato, l’ipertensione arteriosa è una delle principali condizioni cliniche che comportano un affaticamento del cuore. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,  essa coinvolge ormai 16 milioni di cittadini italiani di entrambi i sessi ed è responsabile di un numero assai rilevante di complicanze cardiovascolari, soprattutto infarto del miocardio e ictus. Proprio nell’ottica della prevenzione e del controllo delle malattie cardiovascolari, l’OMS ha inserito la riduzione del 25% della prevalenza globale dell’ipertensione tra gli obiettivi principali del “Piano globale d’azione per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili 2013-2020”, che mira a ridurre del 25% entro il 2025 il numero di morti premature da malattie non trasmissibili[2].

Il presidente dell’AIFA, Sergio Pecorelli ha affermato che: “L’algoritmo è un innovativo sistema on line in grado di orientare il medico nella definizione della terapia personalizzata per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, problema clinico e terapeutico di grande rilevanza in Italia, la cui incidenza aumenta con l’età raggiungendo i livelli più elevati nella popolazione anziana”. “È pertanto fondamentale – prosegue Pecorelli –  intervenire precocemente, modificando gli stili di vita  e utilizzando in modo appropriato i farmaci antiipertensivi, in modo da prevenire  possibili eventi cardiovascolari e  ridurre la spesa sanitaria ad essi correlata”.

Dunque, l’Agenzia Italiana del Farmaco, con l’applicazione dell’algoritmo, mira ad identificare percorsi terapeutici appropriati, lasciando tuttavia autonomia decisionale al medico.

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Economia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Finanza Aziendale Internazionale. Successivamente ha conseguito un master di II livello in “Concorrenza, economia della regolamentazione e della valutazione”, presso la medesima università.

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