Le smart cities in Italia e nel mondo tra presente e futuro

smart cityIl concetto di smart city affonda le sue radici nella tecnologia e nelle soluzioni che essa offre di  avviare un approccio smart alle problematiche che si accompagnano alla crescita economica. Si tratta di un’idea ormai risalente al 2008 che molte amministrazioni hanno accolto, avviando attività di finanziamento e ricerca intorno a molti ambiti tra cui spiccano, per importanza, mobilità, comunicazione, economia, lavoro, ambiente, amministrazione ed edilizia.

Il fenomeno è in enorme e continua crescita a livello globale. Secondo il Rapporto “Smart City Tracker 4Q15”di Navigant Research, a gennaio 2016 sono 235 i progetti smart city certificati, contro i 170 del 2013, con un incremento del 38%. Il valore di mercato di tali tecnologie si attesta, secondo tale studio, a 10,4 miliardi di dollari, cifra che nel 2023 salirà a 27,4 miliardi di dollari. Questo trend positivo riguarderà efficienza energetica, illuminazione pubblica, smart mobility, smart grid, soluzioni contro i cambiamenti climatici, open data e big data, sistemi di gestione delle risorse idriche e servizi di nuova generazione della Pubblica Amministrazione. Ben l’85% dei progetti per città intelligenti, in particolare, si concentrerà su efficienza energetica, miglioramento dei trasporti e promozione di servizi smart government.

Per quanto concerne l’Italia, secondo i dati forniti dall’Anci, ad oggi sono stati lanciati 1.308 progetti che coinvolgono 15 milioni di cittadini in 158 Comuni per un investimento totale di 3,7 miliardi di euro. In linea con le tendenze generali, anche nel nostro paese i settori che attraggono più progetti sono quelli relativi alla mobilità, all’ambiente e alla partecipazione dei cittadini. Dal punto di vista della localizzazione dei progetti, le città intelligenti più vicine ai cittadini e più vivibili si collocano tutte al Centro-Nord. Milano, Bologna e Firenze, infatti, si pongono sui gradini più alti della classifica generale City Rate 2015, seguite da Modena, Venezia, Parma, Reggio-Emilia, Trento, Padova e Trieste. La prima città del Sud in classifica, Cagliari, si colloca soltanto al 43esimo, seguita da Lecce (54esimo posto) e Matera (58esimo).

Non c’è dubbio che i progetti smart city rappresentino un importante volano di sviluppo. Essi, infatti, non solo costituiscono una grande opportunità di business per le imprese, ma offrono enormi vantaggi ai cittadini ed alle amministrazioni disposte ad investire in soluzioni “smart”. È fondamentale pertanto che anche nel nostro Paese si superi la situazione di frammentazione ad oggi esistente in favore di una logica  in grado di unire ai singoli progetti una visione di progetto paese-città al fine di cogliere a pieno tutte le opportunità di sviluppo socio-economico che al fenomeno smart city si accompagnano.

Vicepresidente dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Tor Vergata nel 2006 ha partecipato, nel 2009, al master di II Livello in “Antitrust e Regolazione dei Mercati” presso la facoltà di Economia della medesima università conseguendo il relativo titolo nel 2010, anno in cui ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

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