L’industria del farmaco in Campania: un’eccellenza su cui puntare

allegato3719730Da diversi anni, ormai, l’industria farmaceutica italiana continua a mettere a segno ottimi risultati: primo settore per competitività, crescita della produttività e crescita all’estero. In particolare, la produzione di farmaci è cresciuta negli ultimi cinque anni del 10%, a fronte di un calo registrato nel settore manifatturiero del 7%; inoltre, nei primi due mesi dell’anno in corso, il valore dalla produzione è incrementato ancora del 3,5%. Segnali positivi arrivano anche sul fronte degli investimenti in R&S, che mostrano un trend in aumento negli ultimi anni.

I dati riportati incoraggiano a pensare che l’Italia possa proporsi come base produttiva per l’industria farmaceutica in Europa, superando la Germania – primo produttore europeo di farmaci –  e diventare hub della sperimentazione clinica. Tale aspetto è stato più volte sottolineato dal presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, anche nel corso dell’ultimo roadshow “Innovazione e produzione di valore. L’industria del farmaco: un patrimonio che l’Italia non può perdere”, che questa volta ha fatto tappa presso lo stabilimento di Novartis a Torre Annunziata nella provincia di Napoli.

Lo stabilimento di Torre Annunziata è un sito altamente tecnologico e rappresenta uno dei maggiori poli industriali di Novartis a livello internazionale. All’interno avviene la produzione di farmaci destinati al mercato mondiale. Nel 2015, la produzione ha raggiunto 101 milioni di confezioni, per circa 115 paesi;  a fine 2015, è stata avviata, inoltre, la produzione di un medicinale innovativo per lo scompenso cardiaco che andrà in 110 paesi a beneficio di 25 milioni di pazienti. Il gruppo Novartis ha previsto, inoltre, investimenti per circa 40 milioni di euro, prova del forte interesse e sostegno verso la realtà campana e l’Italia in generale.

Torre Annunziata in campo farmaceutico rappresenta, dunque, un fiore all’occhiello di un territorio che si presenta particolarmente attrattivo per gli investimenti delle imprese. L’industria farmaceutica in Campania – con 3.300 addetti, tra diretti (900) e nell’indotto – presenta un export pari all’8% del totale manifatturiero e al 40% di quello high-tech e il polo farmaceutico di Napoli è tra i primi poli tecnologici per volume di export (dati Intesa Sanpaolo).

Grafico

Il presidente di Farmindustria nel corso del roadshow  ha sottolineato come la Campania – in cui sono presenti nove aziende altamente tecnologiche, a capitale nazionale ed estero, oltre alle  grandi e piccole e medie imprese che investono, creano occupazione e fanno R&S –  rappresenti una punta di diamante dell’economia. Inoltre, ha concluso dicendo che: “Napoli e la Campania hanno le potenzialità per attrarre risorse e contribuire sempre di più allo sviluppo del settore farmaceutico e quindi del Paese”.

Dunque, l’Italia in generale ha un grande valore in termini di capitale umano e know-how in ambito farmaceutico ed è fondamentale che metta in atto le misure necessarie per sostenere la sfida dell’innovazione. “È necessaria – ha sottolineato Mario Melazzini, Presidente AIFA, intervenuto all’evento – una forte alleanza tra tutti gli stakeholder interessati e una ridefinizione della governace farmaceutica, con proposte per semplificare i processi decisionali e garantire la sostenibilità della spesa con l’obiettivo prioritario di tutelare i pazienti.

 

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Economia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Finanza Aziendale Internazionale. Successivamente ha conseguito un master di II livello in “Concorrenza, economia della regolamentazione e della valutazione”, presso la medesima università.

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