Martedì 19 luglio a Roma I-Com ha presentato l’ottava edizione del Rapporto sull’Innovazione energetica. Il restyling iniziato nel 2015 è stato confermato ed approfondito, dedicando uno spazio sempre più ampio alle innovazioni del mercato in generale, oltre che alla classica analisi dell’attività brevettuale.
Tra le varie novità presentate il prepagato emerge come una delle questioni più delicate, si riscontrano delle potenzialità, ma si ravvisano anche delle criticità.
Come noto, attualmente, la maggior parte dei consumatori elettrici paga le proprie bollette mensilmente ed è spesso inconsapevole dei propri consumi fino al momento della fatturazione. Un simile meccanismo innesca un rischio di morosità per i fornitori, al quale questi ultimi cercano di far fronte attraverso la previsione di un deposito cauzionale da escutere in caso mancato pagamento. I fornitori possono, inoltre, prevedere il distacco dei consumatori, morosi, ma si tratta di una pratica lunga, costosa e spiacevole per entrambe le parti. La fatturazione prepagata potrebbe risolvere almeno in parte il problema.
In sostituzione di una fatturazione mensile, il cliente pagherebbe in anticipo per una quantità predefinita di elettricità e sarebbe costantemente avvisato circa il livello di consumo. In caso di esaurimento del credito l’elettricità non verrebbe erogata, evitando di accumulare ingenti debiti difficilmente rimborsabili, generando una naturale propensione nel consumatore a mantenere un saldo positivo.
Dove diffuso, ai clienti che si avvalgono del prepagato non viene richiesto il deposito e vengono eliminati gli oneri di “disconnessione” e “riconnessione”.
L’idea del prepagato non è una novità in assoluto, poiché Regno Unito, USA e diversi Paesi in via di sviluppo, adottano anche tale metodologia di pagamento da molti anni. I misuratori di seconda generazione rendono tale metodologia di pagamento particolarmente interessante, comportando un salto prestazionale non indifferente, per quanto riguarda la misura, la fatturazione e la consapevolezza dei propri consumi. Attraverso i nuovi dispositivi sarà possibile informare quotidianamente il cliente riguardo i propri dati di consumo orari del giorno precedente, potendo così scegliere se e come modulare il proprio comportamento. Sarà inoltre possibile personalizzare le offerte da parte delle aziende e acquistare energia prepagata.
Negli Stati Uniti la fatturazione prepagata in passato era piuttosto diffusa tra cooperative elettriche delle comunità rurali. Negli ultimi anni si sta rapidamente diffondendo anche al di fuori di tali realtà, tanto da essere prevista anche dalle grandi compagnie elettriche municipalizzate e non solo. Il programma prepagato MyWay Pay-As-You-Go ha raggiunto in aprile, a tre anni dal lancio, gli oltre 10.000 clienti aderenti, con un incremento del 38% rispetto al 2013. Più interessante della semplice adesione al meccanismo è l’analisi del grado di soddisfazione dei clienti, da cui emerge un aumento di oltre il 17% dal 2012 al 2015, imputabile soprattutto alla maggiore consapevolezza e, conseguente gestione, dei propri consumi.
Per come lo si può immaginare al momento, il prepagato potrebbe rappresentare una soluzione interessante per case in affitto, seconde case e case vacanze permettendo di evitare pagamenti insoluti e di risparmiare nei mesi di mancato utilizzo.
L’Aeegsi ha confermato l’intenzione di favorire l’introduzione di una simile metodologia di pagamento anche in Italia, rassicurando sull’innovatività di quanto immaginato, rispetto a quanto attualmente disponibile in altri Paesi. Non ci resta che attendere e augurare buona lavoro al Regolatore italiano.