Demand Side Management europeo: cosa è cambiato in un anno

scotusDefinito dall’International Energy Agency come “le attività progettate per incoraggiare i consumatori a cambiare le proprie modalità di consumo di energia elettrica, compresi i tempi e le quantità richieste”, il Demand Response include l’uso di prezzi differenziati in base all’orario, programmi di affidabilità come la diretta controllabilità del carico e altre opzioni la modifica della domanda di mercato come il demand side bidding.

Il Rapporto I-Com sull’Innovazione energetica 2016 ha analizzato l’evoluzione del fenomeno tra il 2014 e il 2015. L’accresciuto interesse verso il Demand Response ha reso ancora più forti le aspettative dei policy maker nei confronti di tale meccanismo[1], facendo emergere la necessità di responsabilizzazione dei  consumatori anche ai fini del percorso di decarbonizzazione intrapreso. Molti Stati membri hanno fatto grandi progressi rispetto al precedente biennio, altri scontano ancora l’arretratezza della regolazione vigente, legata ai paradigmi del passato. In alcuni casi quest’ultima rende più complesso l’accesso al mercato, anziché incentivarlo.

Nella figura sottostante si presenta una fotografia della situazione a fine 2015 per quanto riguarda l’evoluzione del Demand Response esplicito[2]. Gli Stati membri sono stati valutati in funzione di determinati requisiti regolatori ed i risultati sono stati sintetizzati come segue.

Coloro che nel periodo 2013-2014 avevano optato per schemi di DR esplicito hanno registrato notevoli progressi. Belgio, Finlandia, Francia, Irlanda e Svizzera hanno raggiunto la piena commerciabilità del prodotto e per questo sono indicati in verde. La Gran Bretagna è verde grazie all’alta competizione nei mercati energetici, all’apertura dei mercati del bilanciamento, si teme però per il futuro a causa del lancio del capacity market, che mina le condizioni di parità per lo sviluppo ulteriore del Demand Response.

dsm 2015

Finlandia e Belgio sono “verdi” grazie alla struttura dei programmi di pagamento e di coinvolgimento dei consumatori, nonostante nessuno dei due Paesi abbia previsto le figure degli aggregatori indipendenti. Francia e Svizzera hanno ristrutturato i propri programmi e definito regole e responsabilità dei partecipanti al mercato, consentendo l’aggregazione indipendente. Il Belgio è sulla stessa lunghezza d’onda e sta procedendo a una revisione simile.

Austria, Norvegia, Paesi Bassi, e Svezia sono in “giallo”. In Austria e nei Paesi Bassi, il DR è stato istituito, ma è ancora limitato dalle barriere regolatorie. Per quanto riguarda i Paesi nordici, invece, significativi progressi sono stati compiuti in relazione al Demand Response implicito, attraverso i prezzi dinamici. Il rollout degli smart meter è ormai prossimo al completamento in tutta la regione, requisito essenziale per la previsione di prezzi dinamici orari a tutti i consumatori.

I restanti Paesi sono in “arancione” o in “rosso” a causa della scarsa, o nulla, implementazione di misure di gestione della domanda. Danimarca, Germania e Italia stanno portando avanti una serie di riforme regolatorie e il loro status potrebbe cambiare già nel corso del 2016.

Non resta che attendere successivi sviluppi!

 


 

[1] La stessa Aeegsi con il recente documento di consultazione sui misuratori di seconda generazione e il rilascio dell’impronta energetica (468/2016/R/eel) ha manifestato l’interesse per la materia.

[2] Esplicito: le risorse lato domanda aggregate negoziano sui mercati all’ingrosso, del bilanciamento e della capacità. I consumatori – che ricevono un pagamento diretto per la modifica dei propri consumi (o produzione) su richiesta – possono fornire flessibilità individualmente o attraverso una parte terza;

Implicito: prevede tariffe più sofisticate, attraverso le quali i consumatori scelgono di esser esposti nel tempo a variazioni del prezzo all’ingrosso dell’elettricità, o degli oneri di rete. Introducendo la possibilità per i fornitori di praticare prezzi variabili ai clienti finali non è necessaria la figura dell’aggregatore.

 

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