Seguire uno stile di vita sano, fare prevenzione e assumere correttamente i farmaci prescritti dal medico costituiscono tre pilastri fondamentali per il mantenimento della buona salute ma, mentre l’importanza dei primi due fattori appare ampiamente riconosciuta, quella del terzo risulterebbe spesso sottovalutata. Farmacisti e medici possono infatti trovarsi, non raramente, di fronte a pazienti che interrompono o non seguono in modo appropriato le terapie prescritte, atteggiamento che, soprattutto nel caso della popolazione over65, può determinare l’arrivo di ricadute importanti sia in termini di salute per il paziente, sia in termini economici per il SSN. Una bassa aderenza terapeutica, in particolar modo da parte di chi è a rischio cardiovascolare, aumenta la probabilità di andare incontro a eventi avversi e recidive, capaci di tradursi a propria volta in un’ulteriore spesa sanitaria. I cittadini over65, proprio a causa della possibile comparsa di patologie legate all’invecchiamento, costituiscono una fascia della popolazione caratterizzata da questo atteggiamento, che va ad incidere sulla sanità italiana.
I pazienti anziani basso aderenti, in terapia cronica per ipercolesterolemia, che assumono una statina, oppure per ipertensione, in trattamento con ace inibitori/sartani, costituiscono il target a cui si rivolge il progetto “Farmacia amica dell’anziano – Fare aderenza”, promosso da Senior Italia FederAnziani in collaborazione con l’Università di Brescia e Federfarmaco[1],[2], il cui obiettivo è proprio quello di migliorare l’aderenza terapeutica della popolazione che rientra in questa fascia di età. I farmacisti delle farmacie partecipanti potranno, durante l’iniziativa, individuare i pazienti che non assumono correttamente i farmaci tramite colloqui mirati e attraverso la somministrazione di un questionario scientificamente validato, il test di Morisky (vedi figura[3]). Le persone anziane che parteciperanno al progetto potranno usufruire, nelle farmacie aderenti all’iniziativa, di un applicativo in grado di segnalare l’orario e la dose del farmaco da assumere, nonché l’incompatibilità tra i vari farmaci assunti e tra i farmaci e le allergie. Il monitoraggio dei pazienti, che durerà oltre 6 mesi, verrà effettuato grazie all’aiuto di una piattaforma informatica e all’invio di sms che, se da un lato aiuteranno i cittadini a ricordarsi di assumere il medicinale prescritto, dall’altra consentiranno di segnalare il rispetto delle dosi e della durata della terapia in corso. La piattaforma informatica, grazie alla quale le farmacie possono non solo registrare i pazienti ma anche inviare gli sms ad un paziente su due in modalità “random”, consente di effettuare lo studio in doppio cieco nei territori che hanno aderito all’iniziativa. L’eventuale miglioramento dell’aderenza terapeutica verrà poi valutato tramite la ripetizione del test di Morisky. Ad oggi, come riportato da Cesare Guidi, presidente di federfarmaco, 78 farmacie in provincia di Verona avrebbero già aderito all’iniziativa, ed altrettante sarebbero quelle previste nelle province di Brescia, Genova e Bari.
I risultati di questo progetto consentiranno non solo di ottenere dei dati importanti sull’aderenza terapeutica ma anche di migliorarne l’andamento. In caso positivo, ipotizzare un ampliamento della popolazione target, inglobando anche altri pazienti positivi a differenti fattori di rischio o a malattia cronica conclamata, nonché una maggiore diffusione del lavoro sul territorio nazionale, potrebbe consentire non solo di valutare lo stato dell’arte in termini di aderenza terapeutica da parte degli over65 (una fascia ormai ampia della popolazione italiana) ma anche di prevenire numerose recidive, contribuendo a ridurre i costi sanitari sia in termini di spesa destinata ai farmaci, sia in termini di spesa destinata ai ricoveri e ad altre attività ospedaliere.