L’Energia del digitale

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Lo scorso 17 novembre a Roma, I-Com ha presentato lo studio Internet of Things & 5G Revolution. The Highway for the future of EU Services and Industry: Energy, Healthcare and manufacturing. L’obiettivo del lavoro è quello di analizzare i cambiamenti in corso dovuti ai progressi tecnologici del digitale nei tre settore individuati.

Emerge con chiarezza la trasversale propensione alla democratizzazione: come Internet ha reso accessibili tutte (o quasi) le informazioni e la conoscenza, così la generazione distribuita dà ai consumatori la possibilità di usare l’energia autoprodotta ed eventualmente di vendere quella in eccesso. In questo contesto si inserisce anche lo stoccaggio come ulteriore elemento di flessibilità nella gestione dei propri consumi.

Panta rei” dicevano i greci, intendendo con ciò che tutto cambia, evolve e nulla, per quanto simile, potrà esser come è stato. Questa è, in qualche modo, anche la condizione del settore energetico. Seppur a uno stadio ancora embrionale, con riferimento all’estensione di soluzioni IoT e 5G al campo dell’efficienza energetica si riscontra una convergenza tra settori generalmente distanti. Tale contaminazione tra settori rappresenta una grande opportunità anche per player non energetici, che potrebbero agevolare l’emergere di nuovi modelli business, prima difficilmente ipotizzabili. Da alcuni anni è ormai chiaro che la rigidità dell’industria energetica tradizionale sta evolvendo verso un nuovo sistema in cui la flessibilità, l’attenzione per il cliente finale e il suo approccio proattivo al sistema rappresentano la vera ricchezza.

La generazione distribuita ricoprirà un ruolo sempre più importante – tanto che secondo alcune stime Navigant Research la nuova capacità installata sorpasserà quella centralizzata nel 2018 (vedi figura) – e sempre maggiore sarà la necessità di integrarla pienamente nelle reti.

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Nonostante sia fondamentale la responsabilizzazione del cliente finale, i migliori risultati in termini di gestione della domanda potrebbero esser raggiunti attraverso una piena automazione dei sistemi, mediante meccanismi in grado di rispondere automaticamente a segnali esterni, siano essi di prezzo, la temperatura o esigenze di rete.

In tale ottica assume sempre maggiore importanza l’energy cloud promotore del percorso di integrazione in quanto piattaforma che agevola l’incontro tra gli operatori di mercato e tra questi ed i clienti, offrendo inoltre alle industrie energetiche svariate opportunità di capitalizzazione del cambiamento in corso. L’energy cloud è il risultato di un avanzamento tecnologico, commerciale, normativo e operativo del modello energetico tradizionale. Può esser considerato l’evoluzione dei modelli di generazione precedente, poiché riesce a combinare le economie di scala tipiche della generazione centralizzata con la flessibilità della generazione distribuita e integra modalità di interazione tradizionali e innovative. Ciò dovrebbe incoraggiare una maggiore collaborazione tra aziende e clienti, rendendo possibile la valorizzazione della partecipazione attiva al mercato da parte dei clienti finali.

Questo cambiamento, se da un lato comporta nuove sfide per il sistema – che se non affrontate correttamente potrebbero generare maggiori rischi che in passato – dall’altro offre anche maggiori opportunità grazie al mercato sempre più aperto, più competitivo e più innovativo.

 

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