“La digitalizzazione del trasporto non è un’opzione ma una necessità”, è quanto asserisce Violeta Bulc, Commissario della Direzione generale Mobilità e Trasporto della Commissione europea.
Nel prossimo futuro, infatti, l’intensificarsi della globalizzazione e l’incremento demografico determineranno una domanda di trasporto a cui, difficilmente, i sistemi esistenti e “tradizionali” sapranno dare una risposta immediata e risolutiva, tale da soddisfare i nuovi bisogni e le mutanti esigenze di trasporto di persone e merci.
Si stima che al 2050 il numero di passeggeri globali per Km triplicherà e il traffico delle merci quadruplicherà. Per quanto concerne l’Italia, nei prossimi 20 anni, si prevede un aumento del 50% dei flussi di merci e persone[1].
Alla luce di quanto esposto è fondamentale un nuovo paradigma di mobilità del XXI° secolo e la smart mobility (mobilità intelligente) – basata sull’interoperabilità dei sistemi, open data, nuovi mezzi di trasporto, Sistemi di Trasporto Intelligente (ITS) – appare essere la risposta giusta.
Dunque – come emerge anche dal Rapporto I-Com 2016 sui Consumatori presentato a Roma lo scorso 1° dicembre – un profondo cambiamento si prospetta per il settore dei trasporti, che avverte, ormai, l’esigenza di avvalersi di sistemi supportati dalle tecnologie IoT (Internet of Things), che consentano la pianificazione, gestione ed ottimizzazione dei flussi, in un’ottica di maggiore sicurezza, efficienza e sostenibilità, a vantaggio di cittadini e imprese.
A Bruxelles vi è molto fermento sul tema del trasporto intelligente: infatti, lo scorso 30 novembre, è stata presentata la strategia europea per il trasporto del futuro “A European strategy on Cooperative Intelligent Transport Systems, a milestone towards cooperative, connected and automated mobility” da mettere in atto entro il 2019 e che rivoluzionerà il settore dei trasporti, in particolare, con l’avvento sul mercato dell’auto a guida autonoma.
Smart road, semafori intelligenti, sistemi di eCall, autostrade dotate di wi-fi e coperte dal segnale 5G, mezzi di trasporto connessi, auto a guida autonoma sono tutti gli elementi che costituiranno l’ecosistema dei trasporti nei prossimi anni. La sfida più importante resta, però, la definizione di un quadro normativo uniforme, che sia in grado di assistere l’evoluzione tecnologica.
Digitalizzare il settore dei trasporti è oggi un obiettivo importante anche in Italia: per tale motivo l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) e l’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) hanno unito le forze, intraprendendo un percorso di collaborazione, che ha portato, recentemente, alla sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa, volto a creare tavoli di confronto e cooperazione nello studio delle tecnologie e del mercato di servizi, dispositivi smart e applicazioni aventi la finalità di promuovere la digitalizzazione nel settore dei trasporti, dando seguito a livello nazionale ad iniziative già avviate nell’ambito della più ampia Strategia europea verso il mercato unico digitale.
[1] Finmeccanica e The European House Ambrosetti, SMART MOBILITY “Muoversi meglio per vivere meglio”, 2012