Consumi di energia: le nuove previsioni al 2040

immagineSecondo le ultime previsioni dell’EIA (US Energy Information Administration), pubblicate nell’International Energy Outlook 2017 (IEO2017), il consumo di energia mondiale dovrebbe crescere del 28% tra il 2015 e il 2040. Gran parte di questa crescita sarebbe attribuibile a Paesi in via di sviluppo che non fanno parte dell’OCSE – in particolare quei Paesi dove la domanda è trainata da un’enorme crescita economica, per lo più Paesi asiatici (tra cui Cina e India), i quali da soli spiegherebbero oltre il 60% della crescita complessiva. In questi Paesi, infatti, il miglioramento degli standard di vita accresce la domanda di elettrodomestici e dispositivi elettronici, nonché di servizi commerciali, tra cui anche ospedali, scuole, uffici e negozi, aumentando così la domanda di energia elettrica, che secondo le previsioni porterà ad un tasso di crescita medio annuo dell’1,9%, da qui al 2040. Più contenuto, invece, sarà nei Paesi sviluppati appartenenti all’OCSE, dove le infrastrutture sono da ritenersi oramai mature e la crescita della popolazione sostanzialmente lenta se non in declino: le stime parlano di una crescita media dell’1% l’anno, per questi Paesi.

Le fonti di energia che cresceranno più rapidamente sono quelle  rinnovabili, che registreranno una crescita media annua (CAGR) pari al 2,3% nel periodo considerato, quasi raddoppiando complessivamente nei 25 anni considerati (dai circa 70 biliardi di Btu del 2015 ai quasi 130 biliardi di Btu nel 2040). Con un tasso medio annuo dell’1,5% crescerà l’energia da fonte nucleare, raggiungendo un livello pari a poco meno di 38 biliardi di Btu nel 2014 (circa un quarto dei consumi da fonte rinnovabile).

Anche le fonti fossili crescono ma più lentamente – solo il carbone rimane sostanzialmente stabile nel tempo. Nonostante ciò, continueranno a rappresentare la parte più rilevante dei consumi al 2040 (circa i tre quarti). La buona notizia è che a crescere maggiormente (+1.4% medio annuo), tra i fossili, è il gas naturale, che presenta un’intensità di carbonio inferiore rispetto agli altri. Nel 2040 il consumo di energia proveniente da gas naturale avrà superato, per la prima volta, i consumi di energia derivante dal carbone. I combustibili liquidi – petrolio per lo più – continueranno a rappresentare una fetta rilevante dei consumi totali, ma se non altro in declino, seppur lieve (dal 33% del 2015 al 31% del 2040).

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Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata all’Università Commerciale L. Bocconi in Economia, con una tesi sperimentale sull’innovazione e le determinanti della sopravvivenza delle imprese nel settore delle telecomunicazioni.

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