OTT e Telco: tutti in corsa per lo sviluppo delle infrastrutture

google-cavi-pacificoSe una certezza esiste nel mondo delle telecomunicazioni è che il futuro sarà sempre più mobile. Il Mobility Report 2017 di Ericsson rileva il costante incremento delle sottoscrizioni mobili che stanno crescendo di circa il 4% l’anno, raggiungendo i 7,6 miliardi nel primo trimestre 2017. A guidare questa crescita l’India, con un incremento di 43 mln di sottoscrizioni, seguita da Cina (+24 mln),  Indonesia (+10 mln), Pakistan (+5 mln) e Nigeria (+3 mln). Le sottoscrizioni alla banda larga mobile (complessivamente circa 4,6 miliardi) sono cresciute più o meno del 25% anno su anno in tandem con la sempre maggiore penetrazione degli smartphone, che hanno rappresentato l’80% dei telefoni venduti nel primo trimestre (a questi device è associato ben il 55% di tutte le sottoscrizioni cellulari). Stiamo registrando una dinamicità particolarmente spiccata alla quale sempre più conseguirà, in unione con lo sviluppo dell’IoT  e la fruizione dei contenuti in mobilità, un’importante crescita del traffico da rete mobile che secondo il report in esame, tra le fine del primo trimestre 2016 e la fine del primo trimestre 2017, è stata pari al 70%.

Questa straordinaria crescita del traffico dati mobile pone all’attenzione la necessità di avere a disposizione reti performanti in grado di gestire questa enorme mole di dati che sempre più transiteranno in rete. In attesa dello sviluppo del 5G, che con le sue caratteristiche rivoluzionerà le comunicazioni mobili – e non solo – abilitando una serie di servizi ad elevata complessità in grado di ridisegnare le vite dei cittadini e le attività delle imprese, anche i giganti del web, Amazon e Facebook, accelerano sul fronte delle infrastrutture strategiche di rete.

Sono diverse, in particolare, le iniziative messe in capo dagli OTT  nel per costruire proprie reti in grado di far fronte alla rilevante crescita di traffico attesa nei prossimi anni. Già nel 2016 Google e Facebook hanno realizzato un altro cavo sottomarino tra Los Angeles e Honk Kong, all’inizio del 2017 Google ha annunciato la realizzazione del cavo Indigo tra Asia e Australia, mentre da ultimo è stato annunciato un accordo tra Amazon, Facebook e Softbank, gigante giapponese delle telecomunicazioni, per costituire un consorzio misto (nel quale entreranno anche player come NTT, PCCW Global, PLDT e TE SubCom) finalizzato alla costruzione di un nuovo cavo sottomarino – Jupiter – di 14mila km tra Nord America e Asia con termine lavori previsto per il 2020. Si tratta di un‘iniziativa importantissima grazie alla quale si collegherà Hermosa Beach vicino Los Angeles con Shima nella prefettura di Mie e Maruyama nella prefettura di Chiba in Giappone oltre a Daet nelle Filippine attraverso un sistema di trasmissione 400 Gbps WDM che inizialmente offrirà una capacità di 60 Tbps espandibile però per soddisfare la domanda crescente di traffico dati, diventando il cavo più veloce tra Giappone e Stati Uniti.

Sono molte e rilevanti dunque le iniziative sul fronte delle infrastrutture fisiche di telecomunicazioni realizzate e gestite da un mix di operatori telco tradizionali e operatori non tradizionali come gli Ott, iniziative che pongono una serie di quesiti tra cui l’opportunità, se non a questo punto, la necessità, di adottare un approccio teso a ridurre l’invasività della regolamentazione lasciando più spazio alle evoluzioni del mercato. D’altronde il futuro è digitale ed il connubio telco OTT favorirà la creazione di un sistema future oriented in grado di affrontare le sfide della digitalizzazione e di cogliere a pieno tutte le straordinarie opportunità che ad essa si accompagnano.

Vicepresidente dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Tor Vergata nel 2006 ha partecipato, nel 2009, al master di II Livello in “Antitrust e Regolazione dei Mercati” presso la facoltà di Economia della medesima università conseguendo il relativo titolo nel 2010, anno in cui ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense.

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