Principali sviluppi sui mercati elettrici all’ingrosso europei

dPubblicato lo scorso 6 ottobre, il Market Monitoring Report di ACER/CEER palesa che la tendenza al ribasso dei prezzi dell’elettricità all’ingrosso degli anni precedenti è proseguita nel 2016. Allo stesso tempo, si sono verificati picchi di prezzo in modo più significativo e più frequente rispetto al passato: più di 1100 eventi in Europa (circa cinque volte la media dei quattro anni precedenti). Tali picchi sono stati riscontrati maggiormente negli Stati membri con i margini di adeguatezza più severi, come Belgio, Finlandia, Francia e Gran Bretagna. Sebbene questi picchi possano riflettere la formazione efficace dei prezzi in momenti di scarsità, sottolineano anche l’importanza di affrontare la sicurezza dell’approvvigionamento in modo efficiente e coordinato.

Nel 2016, diversi livelli di convergenza dei prezzi sono stati osservati in tutta Europa. Le differenze di prezzo giornaliere assolute nel mercato del giorno prima (MGP) differiscono da meno di 0,5 euro/MWh alle frontiere tra Portogallo e Spagna, Repubblica ceca e Slovacchia, e tra la Lettonia e la Lituania, a 10 euro/MWh o più su tutti gli inglesi i confini tra l’Austria e l’Italia, e tra la Germania e la Polonia (tabella). Ciò conferma l’importanza di massimizzare la quantità di capacità transazionale negoziabile, in particolare alle frontiere con i più alti spread dei prezzi.

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Le regioni del Baltico, dell’Europa centro-occidentale (CWE) e le regioni dell’Europa sud-occidentale (SWE) hanno registrato i maggiori miglioramenti in termini di convergenza dei prezzi nell’anno considerato. In queste tre regioni, il differenziale di prezzo MGP è stato inferiore a 1 euro/MWh rispettivamente nel 71%, 39% e 30% delle ore del 2016. I fattori che spiegano questo fenomeno sono gli investimenti in nuove linee (nelle regioni del Baltico e dell’Europa sud-occidentale) e il market coupling nella regione centro-occidentale.

Pur favorendo la convergenza dei prezzi, l’esperienza nella regione centro-occidentale dimostra che il market coupling da solo non risulta sufficiente a garantire la completa integrazione dei mercati elettrici. La convergenza del prezzo totale è scesa in questa regione dal 48% dei primi tre trimestri del 2016 all’11% nell’ultimo trimestre, per via degli alti prezzi sui mercati del giorno prima in Francia e Belgio. Questi alti prezzi MGP sono stati principalmente il risultato di un’indisponibilità di un numero significativo di reattori nucleari che in questi paesi, combinato con una significativa riduzione del livello di capacità transazionale negoziabile nel secondo semestre del 2016.