Lo studio ha l’obiettivo di analizzare le strategie energetiche future dell’Unione Europea, con un particolare focus sulle prospettive di cooperazione e collaborazione tra gli Stati membri e più in generale tra gli Stati che affacciano sul Mediterraneo. Infatti, per comprendere a pieno le trasformazioni in atto dal punto di vista energetico, bisogna prima di tutto considerare le differenze che intercorrono tra i vari Paesi del Mediterraneo, sia per risorse che per consumo. Se da un lato, i paesi europei producono più PIL e consumano più energia, dall’altro i Paesi della sponda sud del Mediterraneo producono meno PIL e consumano meno energia, ma, allo stesso tempo, presentano un tasso di crescita della popolazione maggiore. Quest’ultimo, nel lungo periodo, porterà ad un bilanciamento o quasi della domanda di energia nelle due aree in esame, per cui è indispensabile ripensare le relazioni energetiche tra i paesi della sponda sud del Mediterraneo e i paesi europei, investendo sulle fonti di energia rinnovabile e sui gas naturali e soprattutto migliorando le interconnessioni tra le due macro-aree. Dunque, in questo universo così mutevole e denso di cambiamenti, l’UE, se preparata, potrà giocare un ruolo cardine, favorendo il dialogo tra istituzioni, società civile ed attori economici e concretizzando quelli che sono gli obiettivi prospettati dall’Unione dell’Energia, ovvero: energia sicura, accessibile ed ecosostenibile.
Anno: 2017
N° pagine: 50
Autore: Stefano da Empoli, Franco D’Amore e Gloria Marcotullio