L’export è il principale fattore di crescita dell’industria metalmeccanica italiana con un rientro economico che nel 2017 ha raggiunto i 216 miliardi di euro. E’ questo uno dei dati principali che emerge dai risultati della 145° indagine di Federmeccanica sulla crescita economica del settore, nella quale la Federazione ha registrato lo scorso anno un incremento produttivo aziendale superiore del 2,9% rispetto al 2016.
Lo studio ha rilevato che la crescita si è concentrata principalmente nelle imprese costruttrici di prodotti in metallo, di macchine e materiale meccanico e di autoveicoli. Il 45% del campione intervistato ha riferito di una stabilità della produzione nell’ultimo trimestre del 2017 e il 38% ha parlato addirittura di aumento. Solo il 17% delle imprese ha registrato un calo.
Nel complesso, nell’ultimo trimestre del 2017 le attività produttive risultano mediamente migliorate del 4,3% rispetto al dato registrato nell’analogo periodo dell’anno precedente, ma sono comunque inferiori del 22,5% se si considerano i numeri di 10 anni fa quando la recessione ancora non c’era stata.
“Sono dati estremamente positivi per il 2017 ma siamo ancora molto lontani dai livelli pre crisi” ha confermato a tal proposito il presidente di Federmeccanica, Alberto dal Poz. Che poi ha aggiunto: “Per continuare il percorso di crescita è necessario dare sostegno a chi investe. Si deve rendere attrattivo il tessuto industriale del Paese puntando sulla tecnologia e sulle competenze”.
L’incremento e il progresso dell’ultimo anno sono soprattutto frutto del successo che le aziende italiane sono riuscite a ottenere nel mercato estero. L’export ha notevolmente contribuito all’aumento delle entrate nel settore metalmeccanico e ne è diventato la più rilevante fonte di profitto: è cresciuto del 7% verso l’area dell’Unione europea e del 5,6% verso Paesi terzi fuori dall’Ue.
Le vendite sono aumentate del 7,6% verso la Germania, del 9,5% verso la Spagna ma solo dello 0,1% verso il Regno Unito. I dati migliori dei flussi di fatturato indirizzati ai mercati esteri si registrano però per le esportazioni in Russia (+30,0%) e in Cina (+27,2%).
Proprio grazie al sostegno del mercato estero ed anche ad una crescita dell’8,8% della domanda interna, le aziende prese in esame da Federmeccanica sembrano sperare in un ulteriore miglioramento dell’attività produttiva per il 2018. L’indagine sostiene che la fase espansiva del settore metalmeccanico dovrebbe proseguire e che questo sviluppo potrebbe essere un importante volano in termini occupazionali. Il 24%, delle imprese sentite pensa di aumentare il proprio organico nel 2018, mentre solo il 12% si prepara ad una riduzione dei dipendenti nel prossimo anno.