120 milioni di euro da suddividere in cinque lotti da qui al 2020. E’ questo il budget stanziato dalla Commissione Europea per il progetto WiFi4Eu: l’iniziativa prevede di dotare ottomila comuni degli Stati membri dell’Unione Europea (a cui si aggiungono per questo progetto anche Norvegia e Islanda) di un Wi-Fi gratuito per i cittadini da installare in piazze, biblioteche, musei o altri centri di aggregazione.
Gli enti interessati potranno ottenere un finanziamento di 15.000 euro ciascuno che andrà a coprire le spese di acquisto e installazione delle apparecchiature WiFi, mentre i costi di manutenzione della rete saranno a carico di ogni singolo comune.
Il bando per prendere parte alla selezione è stato pubblicato lo scorso 20 marzo e per partecipare occorre registrarsi sul portale www.WiFi4EU.eu. La selezione vera e propria partirà però a metà maggio, quando saranno presentate le prime domande. I finanziamenti saranno distribuiti in base all’ordine cronologico di consegna della richiesta e la prima assegnazione toccherà mille comuni suddivisi equamente tra i paesi partecipanti in modo che ogni Paese coinvolto riceva almeno 15 buoni.
WiFI4Eu è solo una parte di un programma più ampio che prevede di favorire e implementare – da qui ai prossimi anni – l’utilizzo delle apparecchiature digitali in Europa. Fautrice del progetto è la commissaria al Digitale, Mariya Gabriel che vede in WiFi4EU la possibilità per migliaia di cittadini europei di progredire verso la digitalizzazione: “Le comunità locali avranno la possibilità di avvicinare la connettività ai cittadini, permettendo loro di beneficiare pienamente delle infinite opportunità della digitalizzazione. È un passo concreto verso la realizzazione del mercato unico digitale” ha detto, ed ha aggiunto che nei prossimi 4 anni saranno diffuse le sovvenzioni per altri settemila comuni.
La Commissione Europea ha precisato che le reti finanziate mediante WiFi4EU saranno gratuite, senza pubblicità e senza raccolta di dati personali e che potranno essere sovvenzionate esclusivamente linee che non duplicano offerte gratuite (pubbliche o private) già esistenti nello stesso spazio pubblico e di uguale portata.
Un progetto che il nostro Paese aveva in qualche modo anticipato con l’applicazione WiFi°Italia°It lanciata lo scorso luglio.