Energia e blockchain: il futuro è la condivisione

La tecnologia della Blockchain sta lentamente portando una rivoluzione in quasi tutti i settori industriali. Start-up che stanno sviluppando nuove applicazioni della tecnologia DLT (Distributed Ledger Technology) nascono ogni giorno e, anche comparti tradizionalmente legati a pochi grandi player come quello energetico, ne stanno subendo l’effetto.

Nel settore dell’energia, il sistema blockchain può riuscire a dar vita ad un mercato peer-to-peer in cui gli utenti di una rete possono acquistare e vendere energia automaticamente in maniera autonoma, senza la necessità di un’autorità centrale a fare da intermediario.

Il database centrale può infatti essere modificato da chiunque faccia parte della rete, ma solo con il consenso di tutti i partecipanti. Sono così gli stessi utenti della rete a garantire l’identità digitale di chi effettua le transazioni e ad iscriverle in maniera permanente nella catena. Questo meccanismo perciò dovrebbe rendere impossibili le contraffazioni e, di conseguenza, inutile la figura di un garante che controlli l’intero processo.

Un primo esempio delle potenzialità della tecnologia DLT è quello di PowerLedger, una start-up australiana che ha implementato una rete che permette ad alcuni utenti privati di Busselton di scambiarsi energia elettrica. L’enorme diffusione di impianti di auto-produzione di elettricità ha dato vita alla figura del prosumer: un soggetto che è allo stesso tempo produttore e consumatore. La blockchain di PowerLedger gestisce autonomamente la vendita dell’energia prodotta e inutilizzata dal proprietario.  Questo sistema, oltre a massimizzare i guadagni dei produttori che non saranno costretti a vendere energia ad un intermediario, disincentiva gli sprechi.

Il lavoro di queste start-up sta attirando l’interesse di grandi produttori di impianti elettrici come Siemens, che ha cominciato a lavorare a delle “Smart Grid”, ovvero reti di nuova generazione che facilitano il trasporto e il consumo dell’energia elettrica. La multinazionale tedesca sta anche collaborando con la start-up americana LO3 Energy alla creazione di un sistema simile a quello creato da PowerLedger. Questo progetto permetterà ai proprietari di sistemi fotovoltaici di inviare alla rete l’energia prodotta in eccesso dai pannelli e non utilizzata. Sarà poi possibil scambiarla con gli altri utenti tramite smart-contracts e ricavarne un compenso economico.

Nel settore energetico come in tantissimi altri settori industriali il futuro sembra quindi essere la decentralizzazione. L’attenzione delle autorità pubbliche alla riduzione delle emissioni attraverso un uso più efficiente dell’energia e gli incentivi all’istallazione di sistemi di produzione di energia rinnovabile, potrebbe dare un ulteriore impulso a questo sviluppo. Le reti elettriche sembrano destinate quindi a diventare nel prossimo futuro un enorme network di utenti che invece di essere assoggettati al sistema interagiscono tra di loro.