Passa dalla Lombardia – e da Milano in particolare – la capacità del nostro Paese di rimanere al passo con i tempi e di non perdere il treno della rivoluzione tecnologica e digitale in corso. Una centralità tradizionale e in linea con la storia italiana, che il capoluogo lombardo sta però confermando o, se possibile, addirittura consolidando e implementando grazie alla spinta sull’innovazione impressa non solo dal mondo delle aziende ma anche da politica e pubblica amministrazione. Come dimostrano i numerosi progetti e le sperimentazioni in corso a Milano da questo punto di vista. E’ il caso, ad esempio, del 5G ma non solo.
Peccato, però, che la città meneghina rimanga un caso quasi isolato in Italia. “Non vogliamo correre da soli”, ha sottolineato a tal proposito l’assessore alla Trasformazione digitale e ai Servizi civici Roberta Cocco. Che poi ha aggiunto: “Ci auguriamo che presto il nostro Paese, anche grazie all’ottimo lavoro svolto a livello nazionale dal team di Agenda digitale, possa recuperare il ritardo accumulato in tema di tecnologia e innovazione”. Un auspicio che di fatto è una necessità, possibile da soddisfare solo laddove si riesca a fare un salto di qualità anche sotto il profilo della mentalità. “Migliaia di persone fanno da anni la stessa cosa allo stesso modo, ma questo è il tempo del cambiamento”, ha commentato ancora Cocco, che in tal senso ha parlato delle nuove sfide cui è attesa Milano: “Stiamo lavorando per creare piattaforme di condivisione di dati e di informazioni che possano essere messe a disposizione di tutti gli stakeholder interessati. La volontà è creare dei layer che aiutino a mettere insieme i dati e li tramutino in informazione e conoscenza per chiunque voglia accedervi, dal cittadino alle forze dell’ordine”.
Un impegno che vede in campo ovviamente pure la Regione Lombardia, come ha ricordato il presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi: “Già nella scorsa legislatura abbiamo cercato di spingere sul cambiamento con numerosi provvedimenti. Molta strada rimane da fare, ma dobbiamo guardare avanti con fiducia, consapevoli dei nostri punti di forza”. In questo senso – ha argomentato ancora Fermi – “il ruolo delle regioni può essere fondamentale e noi ne siamo pienamente consapevoli: abbiamo deciso di puntare su queste tematiche perché tecnologia e innovazione sono tra i principali fattori in grado di determinare crescita economica e competitività”. L’obiettivo – ha concluso il presidente del Consiglio Regionale lombardo – è “trovare il modo di connettere creatività diffusa e intelligenza innovativa e assegnare valore ai territori – portatori di identità aperte allo scambio – attraverso processi di networking e di condivisione di nuove conoscenze tra imprese”.
Una sfida in cui le imprese, soprattutto le più piccole, non possono essere lasciate sole. Fondamentali in questo senso le politiche per l’innovazione messe in campo non solo a livello governativo, ma anche locale come ha sottolineato l’assessore all’Ambiente e al Clima della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, che ha garantito il massimo impegno in tal senso da parte della giunta guidata da Attilio Fontana: “Continueremo a investire negli strumenti innovativi che abbiamo iniziato a sperimentare nella scorsa legislatura. Abbiamo bisogno di sistemi che ci consentano di mettere in rete le esperienze virtuose delle imprese, delle università e delle amministrazioni pubbliche per riuscire a costruire soluzioni più efficaci nate dall’elaborazione condivisa”. Così da rispondere in modo più efficace alle esigenze di cittadini e aziende: “In un’epoca in cui per un amministratore la preoccupazione più grande è fronteggiare le sempre più evidenti tra differenze economiche tra i territori e le persone, un sistema che sappia accorciare le distanze e ridurre queste differenze è fondamentale. Dovremo quindi non solo sostenere lo sviluppo delle tecnologie ma anche riuscire a trovare le modalità con cui renderle effettive per potercene servire al meglio”.
La vocazione di Milano e della Lombardia all’innovazione, al rischio e alla proiezione internazionale è stata confermata, peraltro, dal summit organizzato nei giorni scorsi dalla Global Trade & Innovation Policy Alliance (GTIPA), un network che riunisce 25 think tank provenienti da tutto il mondo. A organizzare l’evento I-Com (Istituto per la competitività) e Competere, i membri italiani dell’alleanza, in collaborazione con l’Itif di Washington – ritenuto uno dei principali think tank al mondo in materia di innovazione – il cui presidente Robert Atkinson è stato in passato consigliere e consulente dei presidenti Usa Bill Clinton, George W. Bush e Barack Obama.