Il ministero della Salute ha reso nota la nascita di un percorso specifico, il codice lilla, per accogliere al meglio i pazienti affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Il nuovo codice, risultato del tavolo di lavoro specifico coordinato dal ministero della Salute, consentirà di avviare da subito questi pazienti, spesso adolescenti e giovani adulti, verso un adeguato percorso terapeutico.
Anoressia e bulimia nervosa costituiscono solo alcuni dei principali disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, come definiti nel manuale statistico diagnostico dei disturbi mentali (DSM-5), la cui presenza può sfociare in gravi problemi sanitari. Comportamenti come il digiuno, episodi di abbuffata, vomito autoindotto e autolesionismo rientrano tra le informazioni anamnestiche da valutare, mentre tra i segni clinici più frequenti da tenere in considerazione riportiamo la marcata perdita di peso, la letargia, la presenza di traumi o lacerazioni orali, il colorito giallastro della cute, aritmie cardiache e ipotensione (come emerge dal documento del ministero della Salute dal titolo “Interventi per l’accoglienza, il triage, la valutazione ed il trattamento del paziente con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – Raccomandazioni in pronto soccorso per un Codice Lilla” consultabile a questo link).
Si tratta dunque di disturbi da non sottovalutare, che possono però restare nascosti. Per tale motivo il tavolo di Lavoro ha elaborato le Raccomandazioni per interventi in Pronto Soccorso con un Codice Lilla e le Raccomandazioni per i familiari.
La redazione dei due documenti è stata fortemente richiesta sia dagli operatori sanitari sia dalle associazioni dei pazienti, che necessitano di strumenti pratici per affrontare al meglio una tematica caratterizzata da una estrema disomogeneità di cura e trattamento in tutto il territorio nazionale. Il documento è stato realizzato con un taglio pratico per gli operatori del settore sanitario, con raccomandazioni utili nelle fasi di triage, accoglienza, valutazione e trattamento di questi pazienti. Le Raccomandazioni per i familiari intendono invece fornire un aiuto ai familiari dei pazienti, consentendo loro di riconoscere i sintomi associati a questi disturbi e di gestire al meglio i pasti.
Migliorare la conoscenza e la gestione di questi problemi di salute da parte degli operatori sanitari e dei cittadini, attraverso il “codice Lilla” e i documenti realizzati dal tavolo di lavoro, costituisce il primo passo per diminuire i casi non diagnosticati e aumentare il numero dei pazienti trattati, prevenendo di conseguenza l’insorgenza delle complicanze associate a questi disturbi.