Inquinamento e patologie: la situazione in Italia


Articolo
Cinzia Aru
inquinamento

Diossina, amianto, petrolio, piombo, mercurio sono solo alcuni degli inquinanti ambientali in grado di favorire l’insorgenza di numerose patologie, tumori compresi. L’importanza del rapporto tra uomo e ambiente è stato il tema centrale del convegno Emergenza cancro – Fattori ambientali modificabili e stili di vita non corretti, organizzato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) in collaborazione con Confassociazioni Ambiente. L’evento, che si è svolto a Roma il 19 settembre, ha visto la partecipazione non solo di rappresentanti del governo e del parlamento, ma anche di consumatori associazioni di consumatori, dell’imprenditoria e scientifiche e ha permesso di mettere in luce gli effetti dell’inquinamento sulla salute e sulla qualità della vita dei cittadini.

Secondo quanto affermato dalla stessa SIMA “dagli anni 70 a oggi la probabilità di sviluppare un tumore in età pediatrica è aumentata in modo preoccupante e maggiormente in aree esposte a inquinanti ambientali. Questi dati emergono da un recente studio dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e pubblicato nel 2017 sulla prestigiosa rivista internazionale Lancet Oncology che ha studiato ben 62 Paesi a livello mondiale. La più alta incidenza di cancro compare tra 0-14 anni e tra 15-19 anni in Sud Europa e comprende Italia oltre a Cipro, Malta, Portogallo e Spagna. I tumori maggiormente in aumento sono le leucemie. Negli adolescenti tra i 15 e i 19 anni sarebbero in aumento linfomi, carcinoma e melanoma”. L’inquinamento dell’aria può tradursi inoltre in cancro al polmone, mentre patologie della cute e tumori dell’oro-faringe risultano in aumento.

Secondo quanto riportato da questi articoli di Quotidiano Sanità e La Repubblica optare per l’acquisto di prodotti scientificamente validati da enti pubblici italiani, usare il biomonitoraggio –  la raccolta, catalogazione e conservazione di tessuti biologici umani, da usare per studi retrospettivi ed epidemiologici – e controllare gli inquinanti, quali ad esempio il radon, sono le misure utili da adottare per la prevenzione e la lotta alle patologie dovute all’inquinamento ambientale.

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Biotecnologie Mediche presso l'Università di Tor Vergata nel 2012, ha conseguito un master in Management e Marketing Farmaceutico nel 2013.

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