Ecco come il Comune di Bari sperimenterà la blockchain


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Domenico Salerno

Il crescente interesse delle istituzioni italiane verso la Distributed ledger technology (Dlt) è ormai noto da tempo. I segnali più importanti dell’apertura degli enti pubblici a questa tecnologia sono senza dubbio l’adesione italiana alla European Blockchain Partnership e l’istituzione del gruppo di altissimi esperti scelti dal governo che contribuiranno alla definizione della strategia nazionale sui registri condivisi.

I progetti sulla blockchain sono numerosi e coinvolgono università, ministeri ed enti locali del nostro Paese. Ultimo della lista, ma solo in ordine cronologico, è il Comune di Bari che sta prendendo parte alla prima sperimentazione in Italia sull’utilizzo della Distributed ledger technology nella pubblica amministrazione in ambito fideiussioni.

Il capoluogo pugliese ha infatti sottoscritto una partnership con SIA, leader europeo nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici dedicati alle istituzioni finanziarie, Banche centrali, imprese e pubbliche amministrazioni. La collaborazione prevede la digitalizzazione del processo di gestione delle polizze fideiussorie tramite l’utilizzo della catena a blocchi. Il sistema, che si avvale dell’infrastruttura SIAchain, permette di certificare in modo univoco e irrevocabile le garanzie necessarie al rilascio delle polizze. L’infrastruttura SIAchain può ricorrere ai circa 580 nodi di rete in Europa della SIAnet, il network in fibra ottica ad alta velocità e bassa latenza lungo oltre 170.000 chilometri creato e gestito da Sia. L’utilizzo della blockchain permetterà di ridurre notevolmente i tempi di gestione delle pratiche, di eliminare eventuali errori manuali e di prevenire possibili frodi derivanti dalla presentazione di documenti falsi.

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, si è detto soddisfatto per il raggiungimento dell’accordo: “Il progetto che abbiamo intrapreso in collaborazione con SIA ci permetterà di attuare le policy in materia di sviluppo di nuove tecnologie, con un significativo progresso nella digitalizzazione, con l’idea che incrementando le esperienze collegate all’utilizzo della Distributed ledger technology si possano generare soluzioni idonee a supportare l’operato delle pubbliche amministrazioni e, al tempo stesso, innescare inediti scenari di sviluppo tecnico ed occupazionale“.

Della stessa opinione Nicola Cordone, amministratore delegato di SIA: “L’avvio del progetto blockchain con il Comune di Bari rappresenta una pietra miliare nell’ambito della pubblica amministrazione digitale in Italia poiché dimostra che gli enti locali hanno tutte le potenzialità per migliorare e semplificare complesse procedure amministrative investendo nelle nuove tecnologie“.

SIA sta inoltre portando avanti un progetto denominato “Spunta banca project” che coinvolge 18 istituti bancari italiani e prevede l’applicazione della blockchain ai processi interbancari. Lo scopo è di raggiungere una maggiore trasparenza e visibilità delle informazioni, una più alta velocità delle operazioni e la possibilità di effettuare verifiche e scambi direttamente tramite la piattaforma SIAchain.

Direttore Area Digitale dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Nato ad Avellino nel 1990. Ha conseguito una laurea triennale in “Economia e gestione delle aziende e dei servizi sanitari” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e successivamente una laurea magistrale in “International Management” presso la LUISS Guido Carli. Al termine del percorso accademico ha frequentato un master in “Export Management & International Business” presso la business school del Sole 24 Ore.

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