La sanità alla sfida del digitale. Le linee guida dell’Oms


Articolo
Maria Rosaria Della Porta

La sanità digitale (o eHealth) – ossia l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione a supporto della salute e dei settori connessi ad essa – ha lo scopo di migliorare la qualità di vita del paziente, agevolare e migliorare la qualità del lavoro di medici e infermieri, incrementare l’efficienza e la produttività del servizio sanitario nel suo complesso. Numerosi sono i vantaggi ad essa ascrivibili, tra cui:

  • Aiutare i pazienti a gestire autonomamente la propria salute grazie ad un maggior flusso di informazioni e ad una migliore interazione con i professionisti sanitari.
  • Consentire diagnosi più veloci, trattamenti più efficaci e migliori outcomes in termini di salute, mediante un accesso immediato ai dati sanitari.
  • Contribuire ad alleviare l’onere per i bilanci sanitari. Ad esempio, le soluzioni per l’auto-gestione del paziente potrebbero contribuire a ridurre il numero e la lunghezza dei soggiorni ospedalieri per i pazienti affetti da malattie croniche; altri strumenti, come le cartelle cliniche elettroniche, potrebbero essere utilizzati per evitare la duplicazione degli esami medici e per aiutare i pazienti ad accedere più velocemente alle informazioni.
  • Agevolare la mobilità dei pazienti e facilitare l’assistenza sanitaria transfrontaliera.
  • Offrire agli ospedali la possibilità di migliorare il processo di cura, ad esempio tramite i sistemi di gestione del flusso dei pazienti e potrebbe aiutare gli operatori sanitari a ridurre gli errori medici.
  • Assistere i governi e gli operatori sanitari a migliorare la gestione delle epidemie.

Pertanto, consapevole dell’importanza che riveste la sanità digitale, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha, recentemente, pubblicato le linee guida in materia affinché le diverse applicazioni digitali in campo sanitario vengano impiegate nel modo più efficace possibile.

Di seguito, sono elencate nello specifico le raccomandazioni che ogni Paese dovrebbe tenere in considerazione relativamente alle nuove tecnologie al fine di migliorare la salute della popolazione e l’erogazione dei sevizi essenziali:

  1. Notifica del certificato di nascita mediante dispositivi mobili al fine di erogare in maniera più efficiente i servizi sanitari conseguenti e a sostegno di misurazioni statistiche migliori.
  2. Notifica del certificato di morte mediante dispositivi mobili al fine di avere anche maggiori informazioni sulla causa del decesso.
  3. Segnalazione delle notifiche di stoccaggio e gestione dei prodotti farmaceutici tramite dispositivi mobili al fine di controllare le forniture e lo stato delle scorte e gestire in maniera più efficiente i rifornimenti.
  4. Telemedicina client-to-provider al fine di gestire il paziente da remoto, consentendo anche diagnosi e cure a distanza.
  5. Telemedicina provider-to-provider per agevolare la consultazione, il supporto e lo scambio di pareri tra i medici mediante l’utilizzo dei servizi via web.
  6. Comunicazioni con pazienti target mediante dispositivi mobili per l’invio di informazioni specifiche e personalizzate anche utilizzando alert o promemoria per i servizi di prevenzione ma anche per la promozione del benessere, dalle vaccinazioni alle visite mediche all’assunzione di farmaci per una corretta adesione alla terapia.
  7. Supporto al decision-making degli operatori sanitari tramite dispositivi mobili per aiutare a prendere decisioni condivise sulle diagnosi e le cure, in modo tale da minimizzare gli errori medici.
  8. Tracciabilità digitale dello stato di salute e dei servizi al cliente (digital tracking) tramite i fascicoli sanitari elettronici per archiviare le informazioni sulla salute dei pazienti e sulla assistenza ricevuta al fine di migliorare il follow up.
  9. Training digitale per gli operatori sanitari tramite dispositivi mobili (mobile learning) al fine di garantire un costante aggiornamento professionale.

Oggigiorno, dunque, le tecnologie digitali rappresentano uno strumento fondamentale per promuovere la salute, migliorare l’assistenza sanitaria e raggiungere l’obiettivo della copertura sanitaria universale. Ossia garantire la qualità, l’affidabilità e la sostenibilità dei servizi sanitari.

Gli strumenti digitali da soli però non bastano. È opportuno accompagnare attraverso adeguati percorsi di formazione gli operatori sanitari verso la transizione in atto che vede una sanità sempre più digitale nonché garantire la sicurezza dei dati personali sensibili relativi alla salute dei pazienti. Criticità che, se non superate, rischiano di frenare lo sviluppo della sanità digitale.

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Economia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Finanza Aziendale Internazionale. Successivamente ha conseguito un master di II livello in “Concorrenza, economia della regolamentazione e della valutazione”, presso la medesima università.

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