Più investimenti in ricerca e innovazione nel prossimo bilancio Ue. Anche I-Com tra i firmatari dell’appello

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Camilla Palla
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Maggiori investimenti in ricerca e innovazione nel prossimo bilancio di lungo termine dell’Unione europea. E’ questo l’appello promosso dal GIURI, il gruppo informale degli stakeholder italiani attivi a Bruxelles nel settore della ricerca e dell’innovazione al quale ha aderito anche l’Istituto per la Competitività (I-Com).

L’appello – reso pubblico lunedì scorso e sottoscritto al momento da 24 organizzazioni italiane tra cui università, centri di ricerca, think tank, industrie e associazioni del mondo imprenditoriale – è rivolto al governo italiano e chiede di sostenere in sede europea una dotazione finanziaria pari ad almeno 120 miliardi di euro (in prezzi costanti) per Horizon Europe, il Programma quadro europeo di ricerca e innovazione, che prenderà il via il 1° Gennaio 2021.

Per l’Italia si tratta di un’occasione da non perdere. Il Programma quadro europeo fa affluire ogni anno nel nostro Paese quasi 700 milioni di euro: circa l’8% del totale della spesa pubblica italiana in ricerca e sviluppo”, hanno dichiarato i firmatari dell’appello, evidenziando quanto i benefici vadano molto al di là del solo ritorno economico. Horizon rappresenta uno tra gli strumenti più importanti per valorizzare le eccellenze della ricerca italiana nel contesto europeo e in ambito internazionale, per rafforzare il patrimonio di competenze e per dimostrare la capacità di innovazione del sistema di impresa. E pure per stimolare lo sviluppo di politiche e priorità a livello nazionale.

Il documento non ha solo il merito di rimarcare il ruolo centrale che la ricerca e l’innovazione ricoprono per la competitività del Vecchio continente, ma anche quello di richiamare le istituzioni dell’Unione affinché queste attività siano il cuore della futura agenda politica europea. Inoltre, s’inserisce nell’ambito del negoziato sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 (il prossimo bilancio di lungo termine dell’Ue) attualmente in corso a Bruxelles. Nella proposta pubblicata a maggio 2018, la Commissione europea aveva palesato la propria intenzione di dedicare a Horizon Europe un budget di 94.1 miliardi di euro. Un salto in avanti rispetto ai numeri di Horizon 2020, ma secondo gli esperti del settore si tratta di una cifra ancora troppo sottodimensionata rispetto agli obiettivi scientifici e tecnologici nonché alle sfide economiche e sociali che Horizon Europe è chiamato ad affrontare.

Nonostante il Parlamento europeo abbia suggerito una dotazione finanziaria di 120 miliardi di euro in prezzi costanti già a novembre 2019, la decisione finale sull’articolazione del prossimo bilancio europeo spetta agli Stati membri. Il quadro finanziario pluriennale è approvato dal Consiglio dell’Ue all’unanimità dopo il via libera del Parlamento europeo, che si limita ad approvare o respingere “in blocco” il compromesso raggiunto dai Paesi membri senza la possibilità di emendarlo.