Gli studenti italiani peggiorano in scienze e lettura, a rivelarlo è il rapporto Ocse-Pisa 2018. Solo un quindicenne su quattro riesce infatti a individuare il concetto principale di un testo e solo uno su venti è in grado di distinguere tra fatti e opinioni se si parla di un argomento non familiare. I dati che emergono dal rapporto evidenziano come il divario tra Nord e Sud nel nostro Paese sia ancora fortemente marcato ma anche la differenza tra maschi e femmine e tra istituti professionali e licei.
IL RAPPORTO OCSE-PISA
Il rapporto Pisa – Programme for International Student Assessment- è un’indagine internazionale effettuata dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico che valuta la preparazione degli studenti quindicenni di più di ottanta paesi e analizza le pratiche educative nei diversi stati partecipanti. Si tratta della più grande analisi internazionale nel settore dell’educazione che valuta la preparazione dei ragazzi in matematica, scienze, lettura e in ambito finanziario. Per l’edizione del 2018 l’area maggiormente approfondita è quella della competenza nella lettura – reading literacy – e, in particolare, la comprensione, l’utilizzo e la riflessione sui testi scritti. Gli studenti che hanno partecipato all’indagine provengono da ogni tipo di scuola secondaria di secondo grado, di formazione professionale o secondaria di primo grado. In quest’ultima edizione le prove sono state svolte attraverso l’utilizzo esclusivo di strumenti digitali.
LE COMPETENZE DI LETTURA
I giovani italiani hanno totalizzato un punteggio di 476, inferiore alla media Ocse di 487 e si sono piazzati tra il ventitreesimo e il ventinovesimo posto della classifica, con un risultato analogo a quello di Svizzera, Israele, Lettonia, Islanda Ungheria e Lituania. Quanto alle competenze di lettura ai primi posti della classifica si sono piazzati i quindicenni cinesi di Shangai e Beijing e quelli di Singapore. Quello che preoccupa è il paragone con i punteggi degli anni 2000 e 2009: i giovani italiani hanno totalizzato ben undici punti in meno rispetto a vent’anni fa e dieci in meno rispetto al decennio scorso. L’aspetto in cui ci sono maggiori lacune risulta essere quello dell’individuazione delle informazioni mentre per comprensione, valutazione e riflessione la media dei punteggi è più alta.
LA MATEMATICA E LE SCIENZE
Se con la lettura i giovani italiani non vanno forte, con la matematica si allineano alla media dei loro coetanei. Il punteggio ottenuto dall’Italia è stato di 487, vicino al 489 degli altri Paesi Ocse. Risultato simile al nostro è stato ottenuto da Portogallo, Russia, Australia, Lussemburgo, Spagna e Stati Uniti ma si tratta comunque di un livello molto basso: uno studente su quattro non possiede competenze matematiche di base. Precipita invece la situazione se si considera la preparazione scientifica. Se nel 2015 il punteggio dell’Italia era di 481, quest’anno arriviamo solo a 468, contro una media Ocse di 489. Il problema non è legato alla conoscenza effettiva delle nozioni quanto alla capacità di applicare il metodo scientifico per comprendere i fenomeni della realtà che ci circonda.
MASCHI vs. FEMMINE E NORD vs SUD
Il rapporto conferma il divario all’interno del nostro Paese. Gli studenti del Nord ottengono punteggi più alti nei test di lettura (498 a Nord Ovest e 501 a Nord Est) rispetto ai ragazzi provenienti dal meridione (453 al Sud, dove la media scende a 439 se si considerano Sud e Isole). Una via di mezzo per gli studenti del Centro Italia che totalizzano un punteggio medio di 484. Sono molto marcate le differenze anche a seconda della scuola di provenienza. I risultati migliori sono ottenuti dagli studenti dei licei, seguiti da istituti tecnici e professionali e a chiudere la classifica le scuole di formazione professionale. In questo quadro le ragazze distaccano i ragazzi di ben 25 punti e questa tendenza risulta omogenea in tutte le aree geografiche del nostro Paese. Maggiore è anche la presenza delle giovani tra i punteggi più alti mentre solo il 19% delle ragazze italiane risulta essere carente delle competenze minime di lettura (qui un nostro approfondimento in materia di istruzione).