A.A.A. Cercasi giovani professionisti del settore manifatturiero. L’appello di Confindustria a Orientagiovani2020


Articolo
Giulia Palocci
professionisti

Sono oltre 205.000 i giovani professionisti che da qui al 2022 saranno ricercati in sei settori chiave dell’industria manifatturiera: il meccanico, l’Ict, l’alimentare, il tessile, il chimico e il legno-arredo. Un dato in contrasto con la retorica mainstream degli ultimi anni secondo la quale il bicchiere, quando si parla di lavoro in Italia, sarebbe sempre e comunque mezzo vuoto. E invece così non è come è emerso durante la 26° edizione di Orientagiovani, la manifestazione di Confindustria dedicata all’incontro tra imprenditori e studenti, che si è svolta presso la Luiss Guido Carli. L’iniziativa, quest’anno intitolata “The X Factory” organizzata in collaborazione con Unindustria e Umana, ha avuto lo scopo di supportare e orientare le centinaia di ragazzi presenti all’incontro nella scelta dei loro percorsi professionali ma soprattutto di perseguire l’ambizioso obiettivo di ridurre la distanza tra la formazione dei giovani e le figure specializzate ricercate dalle aziende.

L’APPELLO DEL VICEPRESIDENTE BRUGNOLI

A lanciare l’appello è stato il vicepresidente per il Capitale umano di Confindustria Giovanni Brugnoli, che ha presentato alla platea il fabbisogno delle competenze più richieste dalle imprese manifatturiere italiane nel prossimo triennio 2020-2022. Secondo Brugnoli, addirittura in un caso su tre sarà impossibile trovare la figura ricercata mentre i dati peggiorano per la categoria degli under 29, in cui un giovane su quattro sarà di difficile reperimento. “Abbiamo bisogno di voi, di giovani talentuosi che abbiano curiosità, passione, predisposizione al cambiamento“, ha dichiarato il vicepresidente. Che ha poi esortato gli studenti in sala: “Non fermatevi mai, il mondo vi chiede un continuo aggiornamento“. Dunque la parola chiave sembra essere proprio la formazione. Ce ne vuole di più e di maggiore qualità, soprattutto nelle competenze scientifiche e tecniche. E dello stesso parere è pure il direttore generale della Luiss Giovanni Lo Storto che è intervenuto in apertura dell’evento: “In Luiss abbiamo adottato un approccio alla formazione che abbiamo definito life large learning“. La sfida, secondo il direttore, è “apprendere in modo più largo e ampio per rispondere alla sfide che il nuovo mondo ci pone davanti“.

LE FIGURE PIU’ RICERCATE

Nello specifico è la meccanica il settore che più di tutti mette a disposizione posti di lavoro in questo triennio. Sono 67.000 le figure professionali ricercate, soprattutto tecnici in campo ingegneristico. Segue poi l’alimentare, in cui i posti vacanti sono 45.000, ben 15.000 in più rispetto allo scorso anno. Le figure professionali più richieste nel comparto Ict sono, invece, gli analisti programmatori e gli sviluppatori di software e app. In totale, i posti a disposizione in questo ambito sono 40.000. Ma anche l’industria tessile, quella chimica e del legno-arredo attendono una rilevante crescita della domanda di lavoro: nel primo caso le stime parlano di 25.000 persone da assumere – tra cui in particolare sarti e modellisti – mentre nel secondo di 16.000 nuovi posti di lavoro e nel terzo di 12.000.

IL PREMIO ALLE AZIENDE

Durante l’evento sono state premiate le imprese che si sono distinte, in modo eccellente, per l’alternanza scuola lavoro con il riconoscimento del Baq, il Bollino per l’Alternanza di Qualità, e per la collaborazione con gli Istituti tecnici superiori (Its), con il riconoscimento del Bits, il Bollino Impresa in Its. Nel 2019 la migliore azienda nella graduatoria Baq è stata la Co.Mac di Bergamo mentre nella graduatoria Bits si è aggiudicata il premio la Accorhotels Italia. Tra le associazioni industriali che hanno totalizzato il maggior numero di nuovi Bollini da aziende associate, invece, si sono aggiudicate il riconoscimento l’Associazione Industriale Bresciana-AIB e la Confindustria Bari-BAT. Infine, nella classifica complessiva di punteggio primeggia Umana.

CHI HA PARTECIPATO

Condotto dal direttore della Comunicazione dell’Istituto per la Competitività (I-Com) Andrea Picardi e dalla giornalista Barbara Gasperini, l’evento ha visto la presenza di oltre 400 studenti e di rappresentanti delle eccellenze del Made in Italy. Tra gli ospiti il presidente di Unindustria Filippo Tortoriello, il presidente di Umana Raffaella Caprioglio, il vicepresidente di Federmeccanica e presidente e amministratore delegato di Mevis Federico Visentin, l’amministratore delegato di Panificio Zorzi Davide Zorzi, il vicepresidente di Softlab Marco Grasselli, il titolare e socio fondatore di Castor Fashion Angela Picozzi, il presidente di Grantour Bagno Gerardo Iamunno e il presidente e amministratore delegato di Lechler Spa Aram Manoukian. Hanno portato sul palco la loro testimonianza anche l’ex stella del Milan e della Nazionale Demetrio Albertini – oggi presidente del Settore Tecnico della FIGC e imprenditore -, l’economista e influencer Imen Boulahrajane, l’ingegnere, nutrizionista e influencer Emanuela Caorsi e il filosofo e social media manager Bruno Mastroianni.

Ufficio stampa e Comunicazione dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Nata a Roma nel 1992, Giulia Palocci si è laureata con il voto di 110 e lode in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’università Luiss Guido Carli con una tesi sul contrasto al finanziamento del terrorismo nei Paesi del Sud-est asiatico.

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