Il paziente e suoi diritti nella cura della maculopatia. Questo il tema che ha unito i due tavoli di lavoro su “Appropriatezza terapeutica per le maculopatie: strumenti e soluzioni per un’informazione paziente-centrica”, organizzati dall’Istituto per la Competitività, I-Com, nel mese di febbraio.
Con il il termine maculopatia ci si riferisce a tutte le patologie che colpiscono la macula, la zona centrale della retina, la parte posteriore dell’occhio, deputata alla visione centrale.
La forma più comune di maculopatia è legata all’avanzamento dell’età e nei Paesi industrializzati rappresenta la principale causa di cecità nelle persone di età superiore ai 65 anni: si tratta della degenerazione maculare legata all’età (AMD) di cui in Italia ogni anno si registrano circa 50.000 nuovi casi.
Tra gli argomenti affrontati la libertà prescrittiva dei medici e, sopratutto, la rilevanza della tutela del rapporto tra medico e paziente come anche il diritto di quest’ultimo, tra l’altro, alla continuità terapeutica e a una decisione informata e completa. Ciò per consentirgli di accedere in piena consapevolezza e sicurezza alle opzioni terapeutiche più indicate.
Hanno partecipato clinici, rappresentanti di associazioni scientifiche, civiche e dei pazienti, tra cui Cittadinanzattiva.
I tavoli di lavoro sono stati organizzati con il contributo non condizionato di:
A supporto del Manifesto dei diritti del paziente maculopatico, redatto da I-Com, è stata lanciata una petizione pubblica.