E’ stato siglato il Patto europeo per le competenze, una delle iniziative chiave della Skills Agenda presentata dalla Commissione europea lo scorso 1 luglio. Il patto – che si inserisce all’interno della cornice della doppia transizione verde e digitale – ha l’obiettivo di mobilitare risorse e incentivare gli stakeholders a investire in modo efficace e sostenuto nel tempo nell’upskilling e reskilling della forza lavoro nell’Ue.
L’accordo istituisce una serie di partenariati su larga scala in ecosistemi industriali strategici fortemente colpiti dalla crisi attuale e nelle aree prioritarie identificate dal Green Deal. Tra questi, il settore dell’automotive, l’aerospaziale e, infine, la difesa. Il fine ultimo è promuovere un’azione congiunta per massimizzare l’impatto degli investimenti nel miglioramento delle competenze esistenti (upskilling) e nella formazione di nuove (reskilling). Ma anche creare un sistema all’interno del quale il mondo industriale, imprenditoriale, le camere di commercio e le autorità pubbliche possano individuare gli strumenti e le risorse per investire nella formazione in tutta l’Unione.
Per assicurare il coinvolgimento di tutti gli stakeholders interessati, il patto introduce una serie di strumenti che saranno operativi a partire dal nuovo anno: in primo luogo, la creazione di una piattaforma di scambio che metta in comunicazione domanda e offerta e che fornisca l’accesso alle informazioni, agli strumenti e ai programmi di finanziamento messi a disposizione per favorire il processo lungo l’intera catena del valore.
Inoltre, il Patto ha come obiettivo quello di rappresentare un vero e proprio strumento di supporto per gli scambi tra i vari partenariati e le autorità degli Stati membri, soprattutto in materia di sostegno finanziario. Il tutto per garantire un dialogo trasversale (tra diverse realtà imprenditoriali e industriali) e verticale (tra autorità nazionali e locali).
Parte dell’iniziativa comprende il lancio di una serie di tavole rotonde di alto livello con i rappresentanti degli ecosistemi industriali coinvolti, delle autorità governative, della società civile e del mondo dell’istruzione.
Oltre al lancio del Patto europeo per le competenze, in conferenza stampa il commissario per il Lavoro e i Diritti sociali, Nicolas Schmit, e quello per il Mercato interno, Thierry Breton, hanno annunciato inoltre un ulteriore strumento che completi l’iniziativa della Commissione nel settore delle skills. Si tratta della Carta europea per le competenze, che riprende l’insieme degli obiettivi enunciati nel patto e che mira a stimolare tutti gli attori coinvolti in modo da sviluppare e rafforzare i valori e le priorità comuni per il raggiungimento di tali obiettivi condivisi.