“DSA & DMA: fortezza Europa o Brussels effect?”. E’ questo il titolo del VideoTalk organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) che si è tenuto lunedì 21 dicembre.
Il Video Talk è stato una prima occasione di confronto sulle proposte della Commissione europea che saranno contenute nel Digital Services Act (DSA) e Digital Markets Act (DMA) e che rappresentano il tentativo fin qui più ambizioso di regolamentazione dei servizi digitali in Europa (e probabilmente non solo), quantomeno dalla direttiva E-commerce del 2000. Nel titolo – volutamente provocatorio – sono riassunte a seconda dei punti di vista le speranze o le preoccupazioni di molti esperti e osservatori sul percorso che ha portato alle proposte e che ci guiderà anche nel lungo processo legislativo che seguirà: il nuovo quadro regolamentare europeo è in grado di diventare un benchmark di riferimento sia a livello globale, sia per le policy delle imprese, come è stato ad esempio il GDPR? E inoltre, contribuirà a rendere più competitiva l’Unione europea, oppure rappresenterà soprattutto una reazione al predominio delle piattaforme extra-Ue, interpretando la sovranità digitale in chiave neo-protezionista?
Dopo i saluti di apertura del presidente dell’Istituto per la Competitività Stefano da Empoli, è intervenuta Filomena Chirico, componente del gabinetto del commissario europeo per il Mercato interno e i servizi Thierry Breton. La discussione è stata moderata da Silvia Compagnucci, direttore dell’area Digitale dell’istituto.
Hanno poi preso parte al dibattito: Fabio Bassan (Università degli Studi di Roma Tre), Marco Bassini (Università Bocconi), Vittorio Calaprice (Commissione europea), Alberto Dal Sasso (IAA Italy), Marco Fabriani (HPE), Alberto Gambino (IAIC – Italian Academy of the Internet Code), Roberto Liscia (Netcomm), Antonio Manganelli (Osservatorio DEEP-IN), Ottavia Marotta (Ebay), Enzo Mazza (FIMI), Angelo Mazzetti (Facebook Italia, Grecia, Malta e Cipro), Marzia Minozzi (Asstel e Confindustria Digitale), Antonio Nicita (LUMSA), Marco Pierani (Euroconsumers), Oreste Pollicino (Università Bocconi e Membro italiano CDA Agenzia europea per i diritti fondamentali), Cristiano Radaelli (Anitec-Assinform), Francesco Russo (Poste Italiane), Claudia Sandei (Università di Padova), Andrea Stazi (Google) e Vincenzo Zeno Zencovich (Roma Tre).
A seguire si è tenuta la risposta delle istituzioni con gli interventi di Brando Benifei (Parlamento europeo), Federico Mollicone (Camera dei deputati), Maria Laura Paxia (Camera dei deputati) e Sabrina Pignedoli (Parlamento europeo).
Infine, sono intervenuti nella parte conclusiva del dibattito Elisa Giomi (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), Gabriella Muscolo (Autorità garante della concorrenza e del mercato) e Guido Scorza (Garante per la protezione dei dati personali).