AI Hub, l’iniziativa di Microsoft per accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale in Italia


Articolo
Maria Rosaria Della Porta

Lo scorso 21 gennaio Microsoft ha presentato l’AI Hub, ossia un ecosistema volto a mettere a fattor comune l’expertise di partner nazionali qualificati per aiutare le aziende italiane a cogliere i vantaggi dell’intelligenza artificiale e per accelerare lo sviluppo di progetti sperimentali in risposta alle esigenze di diversi comparti industriali. In particolare, sono sei i settori chiave individuati da Microsoft: Made in Italy (retail, moda e design), manifatturiero, servizi finanziari, sanità, energia e infrastrutture.

Tale iniziativa fa parte di Ambizione Italia #DigitalRestart, il più ampio piano quinquennale di Microsoft da 1,5 miliardi di dollari di investimento in tecnologie e formazione a supporto della trasformazione digitale e della competitività del Paese e della creazione della prima Region Datacenter.

Nello specifico, sono due gli obiettivi che si pone AI Hub. Da un lato, consentire la rapida prototipazione di progetti di intelligenza artificiale in grado di supportare la competitività delle aziende per la ripresa mentre, dall’altro, stimolare la formazione di professionisti, anche grazie all’opportunità di accedere all’AI Business School di Microsoft, e colmare lo skill gap del Paese. Lo scopo, inoltre, è diffondere conoscenze strategiche per un approccio etico all’intelligenza artificiale e contribuire all’innovazione e a una crescita sostenibile dell’Italia.

Il ruolo di Microsoft Italia sarà quello di abilitatore: metterà a disposizione la propria expertise e la propria piattaforma Cloud per sviluppare scenari applicativi di Data & AI e per identificare le realtà a più alto potenziale attraverso un Data & AI Maturity Check-Up.

Il nuovo centro virtuale di competenze intende, dunque, agevolare in una logica di Open Innovation la relazione tra player della filiera Ict e aziende italiane, al fine di stimolare la condivisione della conoscenza sul fronte delle nuove tecnologie e promuovere uno scambio con start-up, università, centri di ricerca e istituzioni. Che poi saranno utili a realizzare use cases avanguardistici e progetti pilota per contribuire alla competitività di industrie strategiche presenti nel nostro Paese.

Sono oltre 20 i partner di Microsoft che attualmente hanno aderito all’iniziativa. Tra questi, Accenture, Alterna, Altitudo, beanTech, Capgemini, DataAppeal, DataSkills, EY, Factory Software, Hevolus Innovation, Iconsulting, Integris, Irion, NTT DATA, Porini, Proge-Software, Reply, Sopra Steria, Toolsgroup, 4ward. Ma si punta ad accogliere anche altri player per contribuire sempre più alla diffusione dell’intelligenza artificiale in Italia.

Dunque AI Hub è davvero un’opportunità per le aziende che vogliono cogliere i vantaggi delle nuove applicazioni tecnologiche, la cui adozione si stima contribuisca a un aumento di fatturato di quasi 3 punti percentuali più alto rispetto alla media delle aziende del settore. Secondo le previsioni, inoltre, l’impatto dell’intelligenza artificiale sarà pari a 570 miliardi di euro di fatturato nel 2030.

Infine, secondo l’Indice I-Com 2020 sul grado di sviluppo dell’intelligenza artificiale nei Paesi europei contenuto nel rapporto dell’Osservatorio su reti e servizi di nuova generazione “Tutte le strade portano al digitale”, l’Italia si posiziona tredicesima (non lontano dalla Germania). Degno di nota anche l’alto numero di imprese del settore che  hanno depositato domanda di brevetto.

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Economia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Finanza Aziendale Internazionale. Successivamente ha conseguito un master di II livello in “Concorrenza, economia della regolamentazione e della valutazione”, presso la medesima università.

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