L’uso dei dispositivi connessi nelle imprese europee. I dati Eurostat


Articolo
Maria Rosaria Della Porta
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Nel 2020 quasi un quinto (18%) delle imprese nell’Unione europea con più di 10 dipendenti ha utilizzato sistemi o dispositivi connessi a Internet, che possono essere monitorati o controllati da remoto e che consentono un miglioramento della produttività derivante dall’automazione dei processi aziendali. A rivelarlo è l’Eurostat, che ha scattato una fotografia sui cambiamenti che derivano dall’adozione delle nuove tecnologie nelle aziende del Vecchio continente.

Il continuo sviluppo dell’Internet of Things (IoT) permette alle imprese di ottenere una gamma sempre più ampia di benefici. Si pensi, ad esempio, alla manutenzione predittiva e preventiva che sfrutta le tecnologie innovative e consente di evitare guasti alle attrezzature e ai macchinari con notevoli vantaggi in termini di minor spreco di tempo e risorse. Oppure a una migliore customer experience, derivante dalla previsione delle esigenze del cliente grazie all’analisi in tempo reale dei dati provenienti da tutti i dispositivi connessi.

Secondo l’ufficio statistico europeo, sono state soprattutto le imprese di grandi dimensioni a utilizzare maggiormente dispositivi o sistemi smart connessi a Internet nel 2020. Si tratta di una percentuale pari al 38% contro il 27% delle realtà di medie dimensioni e il 16% delle piccole aziende.

Inoltre, se analizziamo i dati europei emerge che il 21% delle grandi imprese smart ha utilizzato l’IoT per ottimizzare i consumi energetici. Tra quelle medie e piccole è apparso più diffuso, invece, l’utilizzo dei dispositivi connessi per il tracciamento o la manutenzione dei veicoli.

Tra gli Stati membri dell’Ue, è invece la Repubblica Ceca ad aver registrato la quota più elevata di imprese (44%) che hanno utilizzato dispositivi o sistemi connessi a Internet per attività di monitoraggio e controllo da remoto. A seguire, ci sono la Finlandia, l’Austria e il Belgio con una percentuale rispettivamente del 40, 32 e 27%.

Anche le imprese italiane spiccano nel panorama europeo realtà organizzative che fanno un ampio uso delle tecnologie informatiche più innovative: l’Italia si colloca al di sopra della media Ue con il 23% delle aziende che ha utilizzato soluzioni IoT durante lo scorso anno.

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Economia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Finanza Aziendale Internazionale. Successivamente ha conseguito un master di II livello in “Concorrenza, economia della regolamentazione e della valutazione”, presso la medesima università.

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