Vaccini anti-Covid: strumento fondamentale per superare la pandemia


Articolo
Maria Rosaria Della Porta

Con i vaccini anti-Covid l’Italia vede la luce in fondo al tunnel. Crollano, infatti, contagi, ricoveri e decessi da nel nostro Paese.

È quanto emerge dal primo report “Impatto della vaccinazione Covid-19 sul rischio di infezione da SARS-CoV-2 e successivo ricovero e decesso in Italia” di analisi congiunta dei dati dell’anagrafe nazionale vaccini e della sorveglianza integrata sul coronavirus, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute.

In particolare, l’analisi congiunta – che tiene conto dei dati di 13,7 milioni di vaccinati e si concentra nel periodo che va dal 27 dicembre 2020, giorno di avvio della campagna vaccinale, al 3 maggio 2021 – ha evidenziato che nei soggetti vaccinati il rischio di infezione da SARS-CoV-2, di ricovero e di decesso diminuisce progressivamente a partire da due settimane dopo il vaccino anti-Covid, fino a stabilizzarsi a circa 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose. Dopo questo lasso di tempo si osserva una riduzione che è circa dell’80% per il rischio di diagnosi, del 90% per il rischio di ricovero e del 95% per il rischio di decesso. E tali effetti sono simili sia negli uomini che nelle donne e in persone in diverse fasce di età.

Andando nel dettaglio, come si legge nel rapporto, “l’incidenza di diagnosi di Covid-19 nelle due settimane successive alla prima dose di qualsiasi vaccino è stata di 2,90 per 10.000 giorni-persona (il tasso di incidenza si calcola esprimendo il denominatore in termini di persone per unità di tempo) che si riduce a 1,33 nel periodo superiore a 15 giorni dalla prima dose. Tale riduzione si osserva anche stratificando per genere, area geografica, categorie prioritarie di vaccinazione e periodo di calendario, e risulta ancora più evidente se si considera la gravità nei 30 giorni successivi alla diagnosi. L’incidenza di ricovero passa da 0,44 a 0,18 per 10.000 giorni-persona, quella dei decessi da 0,18 a 0,04 per 10.000 giorni-persona”.

Dunque, questi primi dati mostrano come i vaccini si stiano confermando come uno strumento fondamentale per uscire finalmente da questa emergenza e il crollo dei contagi, delle forme gravi e dei decessi ne è una valida testimonianza. Pertanto, è prioritario proseguire speditamente con la campagna vaccinale e raggiungere il prima possibile alte coperture in tutta la popolazione.

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Economia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Finanza Aziendale Internazionale. Successivamente ha conseguito un master di II livello in “Concorrenza, economia della regolamentazione e della valutazione”, presso la medesima università.

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