Attacchi informatici, è la sanità il settore più bersagliato in Italia


Articolo
Maria Rosaria Della Porta
cybersecurity

A causa della qualità e della quantità di dati sensibili che vi transitano e che ovviamente generano un grande valore economico, il settore sanitario costituisce uno dei principali bersagli dei cyber criminali. Il fenomeno è rilevante non solo a livello mondiale, ma anche nel nostro Paese, in cui ospedali, cliniche e strutture assistenziali subiscono continuamente numerosi attacchi informatici.

Anche secondo l’ultimo report di Trend Micro Research, la divisione di Trend Micro leader globale di cybersecurity, la sanità italiana è, dunque, sempre più nel mirino degli hacker, tanto che nel 2020 è stato il primo settore per numero di attacchi informatici subiti.

Nello specifico, sono stati 20.777 i malware unici e 2.063 i ransomware unici che hanno colpito le nostre strutture sanitarie, già vessate per via della pandemia. Ma proprio questa situazione di emergenza sanitaria, in cui è stata forte la necessità di dover garantire al massimo le prestazioni e l’erogazione dei servizi, ha attratto ancora di più i cyber criminali. In pratica, hanno ideato su misura singoli programmi informatici maligni, caratterizzati da un’alta targettizzazione e profilazione degli obiettivi e costretto, d’altra parte, le strutture sanitarie ad alzare maggiormente le proprie difese.

A seguire, i settori più sotto attacco sono stati il bancario e quello tecnologico per quanto riguarda i malware unici e la pubblica amministrazione e i trasporti per i ransomware unici.

L’Head of Sales di Trend Micro Italia, Alessandro Fontana, ha sottolineato come le azioni criminali non mirano solo a bloccare i sistemi e magari chiedere un riscatto, ma anche a capitalizzare le informazioni sensibili. Pertanto è prioritario per le strutture sanitarie prevedere un piano d’azione che includa sia una difesa sul piano tecnologico, sia un piano formativo del personale in ambito cyber, per aggiornare costantemente le competenze.

In verità, la cybersecurity è una priorità che non interessa solo il settore sanitario, ma qualsiasi ambito in cui è necessario garantire la protezione dei sistemi digitali dagli attacchi informatici, che sono in continuo aumento.

A tal proposito, nel 2021 l’Italia si conferma nelle prime posizioni della classifica mondiale dei Paesi maggiormente presi di mira dai malware. A gennaio era quinta nella graduatoria mentre a febbraio e marzo quarta. Ad aprile, invece, è salita sul podio come terza nazione maggiormente afflitta dal fenomeno malware.

Research Fellow dell'Istituto per la Competitività (I-Com). Laureata in Economia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con una tesi in Finanza Aziendale Internazionale. Successivamente ha conseguito un master di II livello in “Concorrenza, economia della regolamentazione e della valutazione”, presso la medesima università.

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