“Eppur si muove? I cookie di terze parti tra quadro europeo e iniziative nazionali”, è il titolo del Policy Brief curato dall’Istituto per la Competitività (I-Com).
La crescente offerta di servizi digitali ha ridisegnato le abitudini di individui e imprese abilitando nuovi canali relazionali e generando una profonda trasformazione anche nel mercato della pubblicità. Seguendo il mutamento dello scenario dei media, le aziende di dimensioni maggiori hanno progressivamente spostato quote crescenti dei propri investimenti dai canali marketing tradizionali a quelli digitali e, parallelamente, questo nuovo segmento ha sensibilmente ampliato la platea, dando accesso al mercato pubblicitario anche a nuovi inserzionisti (in particolare, PMI).
A tal proposito, nella prima parte del documento viene analizzata la composizione del mercato della pubblicità in Italia, ponendo l’accento sul canale digitale e approfondendo il ruolo chiave svolto dal programmatic advertising e dai behavioural data nell’imponente crescita rilevata dalla pubblicità via web negli ultimi anni.
La seconda parte del documento è dedicata invece agli aspetti normativi sulla disciplina dei cookie nel quadro regolamentare europeo e nazionale, presentando le più recenti iniziative intraprese per regolare l’utilizzo di questo strumento e informare l’utenza riguardo il loro utilizzo, in particolare le recenti Linee Guida del Garante Privacy.
La terza parte del documento, infine, si sofferma sulle tematiche relative alla privacy, approfondendo le iniziative intraprese negli ultimi anni da soggetti pubblici e privati (tra cui in particolare il Privacy Sandbox e la recente iniziativa della CMA nel Regno Unito) finalizzate a riequilibrare il rapporto tra dati e servizi allo scopo di tutelare maggiormente le informazioni personali degli utenti, mantenendo allo stesso tempo il mercato aperto e competitivo.
È dunque evidente che il tema ha molte sfaccettature e una complessità di fondo che va pienamente compresa, suggerendo un approccio che sappia tenere in equilibrio i diversi elementi che compongono il quadro complessivo (quantomeno cinque: tutela della privacy, tutela della concorrenza, innovazione, benessere dei consumatori e libertà d’impresa).