Il valore dei dati in sanità. Gli strumenti per la programmazione nel PNRR


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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il valore dei dati in sanità. Gli strumenti per la programmazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza“. Questo il titolo del VideoTalk – svoltosi in formula ibrida – che l’Area Innovazione dell’Istituto per la Competitività ha realizzato lo scorso 22 settembre 2021 per sottolineare quanto il corretto e integrato utilizzo dei dati – peraltro già in gran parte disponibili – possa essere strumento valido per governare il processo di efficientamento dell’offerta sanitaria e delle performance del Ssn, considerando la cornice di programmazione prevista dal PNRR.

Il processo di digitalizzazione in campo sanitario costituisce un fattore abilitante per la riorganizzazione della rete assistenziale del Servizio sanitario nazionale, sicuramente in termini di aumento dell’efficienza e della qualità delle prestazioni, come anche espresso nel Patto per la sanità digitale. In questo ambito anche la Strategia per la crescita digitale e il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione hanno definito azioni di intervento dedicate all’ecosistema della sanità digitale, ma è lunga ancora la strada da percorrere. Nelle intenzioni la digitalizzazione serve ad una programmazione sanitaria ottimale, che garantisca livelli prestazionali adeguati alle esigenze dell’utenza, in un quadro di sostenibilità economica.  Affinché si possa attuare questo processo sarà sicuramente necessario sviluppare sistemi in grado di integrare tutti i dati del cittadino con modelli di interoperabilità tra territorio e presidi di ricovero e cura, allo scopo di superare la classica visione dei dati a silos, per avvalersi di sistemi di analisi in grado di evidenziare le popolazioni target e capaci di valutare nel mondo reale l’impatto delle strategie d’intervento sanitario. I Big Data applicati in sanità permetterebbero anche di sviluppare nuovi modelli di governance, incrociare dati clinici, amministrativi, sociali ed economici, se pur con le dovute accortezze (e sfide legislative) rispetto alla normativa giuridica del dato e alla privacy.

Il potenziale che ne consegue è virtualmente illimitato e apre considerevoli prospettive per il futuro a medio-lungo termine. La creazione di piattaforme in grado di condividere una quantità crescente di dati, interoperabili, può supportare il lavoro di team multidisciplinari, personalizzando sempre di più il trattamento dei pazienti, ma anche intervenendo nella stima del fabbisogno di cure della popolazione, migliorando l’accuratezza delle previsioni. Inoltre, alle applicazioni terapeutiche si assocerebbero quelle preventive: da una medicina reattiva, in cui il primo contatto con il paziente è nel momento in cui è malato, si potrà passare ad un approccio proattivo, per fare in modo che i potenziali pazienti non si ammalino o non sperimentino un peggioramento della propria condizione clinica. I determinanti di salute sono infatti molteplici, e la raccolta dei dati socio – sanitari può anche in questo caso intervenire ad identificare le fasce di popolazione più fragile, sotto profili definiti, ed intervenire di conseguenza.

Il VideoTalk è stato aperto dai saluti del presidente I-Com Stefano da Empoli e introdotto dal consigliere del Ministro della Salute Armando Cirillo e daldirettore generale Ufficio per l’indirizzo tecnologico Dipartimento trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Donzelli.

Hanno partecipato, tra gli altri: Antonietta Cavallo, dirigente Ragioneria Generale dello Stato Ministero dell’Economia e delle Finanze, Roberta Crialesi, dirigente del Servizio Sistema integrato salute, assistenza, previdenza e giustizia di Istat, Marco Foracchia, Componente Comitato Scientifico dell’Associazione Scientifica per la Sanità Digitale, Francesco Gabbrielli, direttore del Centro Nazionale per la telemedicina dell’Istituto Superiore di Sanità, Luigi Lavorgna, coordinatore del Gruppo di Studio Digitale della Società Italiana di Neurologia, Gianluca Polifrone, autore del libro “Sanità digitale: la rivoluzione obbligata” e componente della Commissione Innovazione e Digitalizzazione dei Servizi Sanitari Ministero della Salute, Gennaro Sosto, Coordinatore Area Innovazione e tecnologie sanitarie Federsanità ANCI.

Ha moderato il dibattito il direttore dell’Area Innovazione Eleonora Mazzoni.

 

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