Con l’aumentare della quantità e del valore dei dati trasmessi e conservati nelle reti Ict, uniti al conseguente incremento nel numero di attacchi cibernetici registrati, la sicurezza è diventata un tema sempre più centrale per offrire garanzie tanto ai fornitori quanto agli utilizzatori di servizi digitali, un perimetro che la digital transformation sta allargando e continuerà ad allargare sempre più nel prossimo futuro.
L’incremento degli attacchi, che in taluni casi vede l’Italia tra i Paesi più colpiti, ad esempio per ciò che concerne i ransomware, va di pari passo con la crescita dei relativi danni economici, dovuti sia alla perdita o al furto dei dati, sia alla riduzione di fiducia da parte di aziende e utilizzatori finali.
Per quanto concerne le reti, si sta passando da una condizione in cui le certificazioni relative alla sicurezza erano volontarie a una nuova condizione in cui le richieste aumentano o diventano obbligatorie. Gli strumenti disponibili, tuttavia, per quanto efficaci, non risultano scevri da limiti, soprattutto in termini di tempi, costi e procedure.
Per tali ragioni, risulta essenziale trovare un bilanciamento tra i necessari standard di sicurezza e gli effetti che regolamentazioni e controlli provocano sugli equilibri di mercato. A fronte di un incremento nella diffusione di schemi e controlli a livello nazionale, è opinione diffusa che l’ipotesi di certificazioni condivise a livello europeo favorirebbe uniformità e consentirebbe maggiore efficienza e costi minori anche per il raggiungimento dei requisiti di sicurezza richiesti. In questa direzione trova riscontro anche l’attività dell’Ue e delle agenzie comunitarie come l’ENISA che, attraverso la promozione di iniziative comuni, puntano a sviluppare un ecosistema Ict sicuro all’interno di un quadro che non limiti le opportunità di crescita e di sviluppo del settore.
Tra gli Stati membri, l’Italia si è dimostrata consapevole dell’importanza di collaborare a livello internazionale e della necessità, ormai impellente, di garantire la sicurezza, sebbene appaia necessaria un’azione maggiormente decisa in termini di bilanciamento e semplificazione per un settore la cui importanza, sia in termini strategici che economici, sta assumendo un valore sempre maggiore.