“Semplificando si innova (e si cresce). L’impatto dei decreti e scenari futuri per le tlc”. È questo il titolo del primo talk di Futur#Lab, il progetto nato dalla collaborazione tra l’Istituto per la Competitività (I-Com) e WINDTRE con l’obiettivo di contribuire agli scenari telco in Italia e al ruolo fondamentale del settore nell’accompagnare la transizione digitale.
L’evento ha rappresentato l’occasione per discutere insieme a esperti, decisori e “testimoni” l’impatto sulla realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili dei due decreti Semplificazione che hanno interessato il settore nell’ultimo biennio (D.L. n. 76/2020 convertito con L. n. 120/2020 e D.L. n. 77/2021 convertito con L. n. 108/2021).
L’iniziativa è stata aperta da Stefano da Empoli, presidente I-Com e Roberto Basso, direttore External Affairs and Sustainability di Wind Tre mentre la vicepresidente dell’istituto Silvia Compagnucci e il direttore dell’area digitale Lorenzo Principali hanno illustrato il paper realizzato da I-Com sul tema.
A seguire, nel panel degli esperti hanno partecipato Alfonso Celotto (Università Roma Tre), Maurizio Decina (Politecnico Milano), Antonio Nicita (LUMSA). Tra i testimoni sono intervenuti Mauro Cantina (Cellnex Italia), Andrea Falessi (Open Fiber) e Antonio Sfameli (Ericsson Telecomunicazioni). Il dibattito si è concluso con gli interventi dei decisori con Donatella Proto (Ministero dello sviluppo economico) e Mauro Savini (ANCI). L’evento è stato moderato da Alessandra Bucci di Join Group, partner del progetto.
Il mercato delle telecomunicazioni assolve a una necessità sociale fondamentale: quella di comunicare ed essere in contatto. Proprio all’evoluzione e alla digitalizzazione di questo settore dobbiamo riconoscere l’opportunità e il privilegio comunicativo di cui abbiamo goduto nel corso dell’emergenza da Covid-19.
Nel periodo di lockdown Internet ha permesso a milioni di persone di lavorare, studiare, fare acquisti e mantenere i propri contatti sociali nonostante le restrizioni domiciliari.
Tale fenomeno ha messo a dura prova la resilienza delle reti che, secondo i dati Agcom, nei periodo di picco hanno sperimentato un incremento del traffico fino al 57% su rete fissa e al 29% su rete mobile rispetto a febbraio 2020.
Attualmente lo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni si trova di fronte a una grande opportunità di crescita grazie ai fondi del Recovery and Resilience Facility allocati per il digital tagging, ossia la riserva per la transizione digitale. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha destinato allo sviluppo delle reti ultraveloci 6,71 miliardi di euro, in particolare per la realizzazione , in particolare per la realizzazione di “Piani” contenuti nella nuova Strategia per la Banda ultralarga pubblicata a maggio 2021. Nell’ottica di massima ottimizzazione di tale budget sarà necessaria una profonda collaborazione tra enti pubblici e privati che dovranno operare in sintonia al fine di sfruttare al meglio quest’occasione con una finalità di promozione economica e sociale.