“L’Italia che verrà. Sfide e scenari per il settore Salute all’indomani delle elezioni”. È questo il titolo del policy breakfast organizzato il 14 settembre 2022 dall’Istituto per la Competitività (I-Com).
L’evento, a porte chiuse, è il secondo di una serie di incontri promossi da I-Com in vista delle elezioni politiche del 25 settembre dedicati ai settori del digitale, dell’energia e della salute. Il confronto è partito da un’analisi degli scenari e si è concentrato sulle principali sfide che attendono l’Italia post-voto nel campo della salute: dalla sanità territoriale all’impatto del costo delle materie prime sul prezzo delle tecnologie mediche, dalle questioni legate all’oncologia e alle malattie rare al processo di digitalizzazione del servizio sanitario, passando per l’aggiornamento e le modifiche dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). L’iniziativa ha rappresentato anche un’occasione per discutere il contenuto dei programmi elettorali, nonché la definizione di proposte di policy utili al futuro del Paese.
Il Servizio Sanitario Nazionale giungeva alla fine del 2019 carico di diversi problemi, tra cui la capacità di garantire equità e le complesse relazioni tra economia e sanità, che già si esplicitavano nell’incapacità di garantire le stesse opportunità di accesso e qualità dell’assistenza sul territorio. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha fatto da detonatore rispetto a questa consapevolezza e haimposto al nostro sistema un ripensamento radicale della governance e dell’assistenza sociosanitaria.
Si è resa, inoltre, palese l’interdipendenza tra scelte di macro e micro allocazione delle risorse che condiziona i processi decisionali relativi alla cura dei singoli pazienti, sia in tempi di crisi che abitualmente. In questo contesto intervengono gli investimenti voluti dalla Missione 6 “Salute” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). 15,6 miliardi di euro che devono contribuire a colmare il divario tra la domanda di salute e l’offerta di servizi sanitari, attraverso diversi interventi strutturali e normativi che hanno un largo focus sul potenziamento e l’integrazione dell’offerta di servizi di assistenza sul territorio, sulla digitalizzazione del SSN unita all’analisi dei dati per la stratificazione dei rischi e dei bisogni di salute e sull’ammodernamento delle strutture ospedaliere. A partire da qui tante sono ancora le questioni aperte e gli interventi da attuare.
Dopo l’introduzione del presidente I-Com Stefano da Empoli e del direttore dell’area Innovazione I-Com Eleonora Mazzoni, sono intervenuti gli esperti:
Giorgio Colombo (Università degli Studi di Pavia), Roberta Crialesi (ISTAT), Carlo Favaretti (Italiana Igiene e Medicina Preventiva), Andrea Laghi (Sapienza Università di Roma), Andrea Lenzi (Sapienza Università di Roma), Francesco Saverio Mennini (Università di Roma Tor Vergata), Ketty Vaccaro (Censis).
A seguire la parola ai candidati:
Paola Boldrini (Partito Democratico), Elisa Pirro (Movimento 5 Stelle) e Roberto Pella (Forza Italia).
Infine, si è tenuto il Q&A con i partecipanti:
Pier Luigi Bartoletti (FIMMG), Enrico Bellini (Philips), Luca Bonvissuto (Merck), Ilaria Ciancaleoni Bartoli (Osservatorio Malattie Rare), Marco Cossolo (Federfarma), Raffaella Cramarossa (Roche), Claudio Cricelli (SIMG), Sabrina De Camillis (GSK), Monica Gibellini (Janssen), Elisabetta Iannelli (FAVO), Francesca Moccia (Cittadinanzattiva), Paola Pisanti (Ministero della Salute), Giuseppe Secchi (Sanofi), Federico Serra (Health City Institute).