“Smart Cities: a che punto siamo nel percorso verso città a prova di futuro”. È questo il titolo del terzo talk di Futur#Lab, iniziativa sugli scenari delle telecomunicazioni in Italia lanciata all’inizio dell’anno in corso dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e WINDTRE, in collaborazione con Join Group e con la partnership di Ericsson e Inwit.
L’evento ha rappresentato l’occasione per discutere insieme a esperti, decisori e “testimoni”, dello stato dell’arte rispetto all’evoluzione del livello di digitalizzazione delle città italiane, dei progetti in via di sviluppo, dei casi di successo e dell’impatto dei provvedimenti come il PNRR, individuando le prospettive future e gli eventuali nodi ancora da sciogliere per favorire una piena trasformazione delle aree urbane in chiave digitale.
L’iniziativa è stata aperta da Stefano da Empoli, presidente I-Com e Roberto Basso, direttore External Affairs and Sustainability di Wind Tre mentre Silvia Compagnucci, Vicepresidente I-Com e Lorenzo Principali, direttore dell’area digitale I-Com hanno illustrato il paper realizzato da I-Com sul tema.
A seguire, nel panel degli esperti hanno partecipato Antonio Carcaterra (Sapienza Innovazione e Sapienza Università di Roma) e Giuseppe Franco Ferrari (Università Bocconi). Tra i testimoni sono intervenuti Armando Fiumara (Enel X Italia), Riccardo Mascolo (Ericsson), Stefania Matrone (Wind Tre) e Michelangelo Suigo (Inwit). Il dibattito si è concluso con gli interventi dei decisori con Massimo Bugani (Comune di Bologna), Eugenio Di Sciascio (Comune di Bari), Chiara Foglietta (Comune di Torino) e Mario Vanni (Comune di Milano).
Ha moderato il dibattito Alessandra Bucci, Partner di Join Group.
Le innovazioni tecnologiche rappresentano uno dei principali fattori abilitanti per rendere una città “intelligente”. Il primo cardine su cui si fonda la realizzazione di una smart city, e più in generale l’architrave che abilita l’utilizzo di tutte le nuove tecnologie, sono le reti di telecomunicazioni. In particolare, nell’ottica dello sviluppo dei servizi innovativi giocheranno un ruolo di primaria importanza le reti mobili di quinta generazione. Secondo le previsioni del GSMA, nello studio “Mobile Economy Report 2022”, le reti 5G porteranno un contributo all’economia mondiale di circa $960 miliardi entro il 2030. Un’ulteriore analisi condotta da DLA Piper nel corso del primo trimestre del 2020 evidenzia come l’applicazione del 5G con il più alto potenziale di crescita nel prossimo futuro è relativa proprio alle smart cities (22%), seguita dall’IoT (16%) e dal media & entertainment (16%).