Destinazione Metaverso. I possibili sentieri del mercato e della regolazione in UE e Italia


Roundtable
I-Com

“Destinazione Metaverso. I possibili sentieri del mercato e della regolazione in UE e Italia”. È questo il titolo della roundtable organizzata lo scorso 30 gennaio dall’Istituto per la Competitività (I-Com).

L’incontro, a porte chiuse, aveva l’obiettivo di approfondire i possibili impatti economici della virtualizzazione di un crescente numero di attività umane e dei relativi profili giuridici e regolamentari sia a livello europeo che nazionale.

Nel corso degli ultimi decenni, moltissime opere letterarie e cinematografiche hanno provato ad immaginare come si integrerà l’innovazione digitale con la vita umana in un futuro più o meno remoto, spesso ipotizzando un mondo virtuale in cui gli individui si troveranno a vivere un’esistenza parallela e completamente immersiva. Proprio in una di queste opere è stato coniato il termine Metaverso, utilizzato per la prima volta nel 1992 dallo scrittore Neal Stephenson.
Nonostante siano passati ormai più di trent’anni da quando tale parola ha fatto la sua prima apparizione, è interessante osservare come non esista ad oggi non solo una definizione univoca, ma neanche un’idea concettuale condivisa su cosa si indichi con tale accezione. L’attenzione su questo argomento è cresciuta sensibilmente da quando Facebook, nel 2021, ha cambiato la propria denominazione in Meta. Nonostante tale accelerazione, sebbene il Metaverso sia generalmente ritenuto una possibile evoluzione dell’attuale World Wide Web, i suoi confini non appaiono bene definiti né agli occhi della maggioranza dei consumatori, né tantomeno agli stessi addetti ai lavori.

Dopo l’apertura del presidente I-Com Stefano da Empoli e la presentazione del direttore dell’area digitale Lorenzo Principali, si è tenuta la relazione iniziale di Fabiana Di Porto, Professore di Diritto dell’economia e dell’innovazione dell’Università del Salento.

A seguire, il keynote speech di Valentina Grippo, Vicepresidente della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati.

Hanno successivamente partecipato al dibattito Costanza Andreini (Meta Italia), Roberto Basso (Wind Tre), Gianmarco Carnovale (Roma Start-up), Massimiliano Dona (Unione Nazionale Consumatori), Eleonora Faina (Anitec-Assinform), Luciano Gaiotti (Confcommercio), Emanuela Girardi (Pop AI), Mirta Michilli (Fondazione Mondo Digitale), Lorenzo Montagna (VRARA – VR/AR Association), Andrea Stazi (Google), Michelangelo Suigo (Inwit).

Nel panel inerente alla risposta delle istituzioni sono intervenuti Guido Scorza (Garante per la protezione dei dati personali) e Guido Stazi (AGCM).

L’incontro è stato moderato da Silvia Compagnucci, vicepresidente I-Com.

 

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