Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha reso noto che l’8 maggio 2023 sono stati diffusi i questionari consultivi pubblici per il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), la cui proposta di aggiornamento sarà pubblicata entro il 30 giugno, per poi essere definitivamente messo al vaglio della Commissione Ue a giugno 2024. Le consultazioni saranno aperte fino al 26 maggio 2023. Il questionario è solo il primo passo di un percorso comune di informazione e condivisione: il continuo dialogo con cittadini, industrie, operatori del settore, regioni, comuni e parlamento proseguirà fino alla presentazione ufficiale del piano in sede europea e sarà dotato di altri strumenti di consultazione più elaborati, come la Conferenza Unificata e la Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
L’ultima edizione del PNIEC risale a inizio 2020. Le linee tematiche del PNIEC sono molteplici: dalla decarbonizzazione, efficienza e sicurezza energetica si passa allo sviluppo del mercato interno dell’energia e a ricerca, innovazione e competitività. Tuttavia, negli ultimi tre anni, il panorama energetico è cambiato e con esso anche la risposta delle istituzioni europee. Nel PNIEC ancora in vigore non venivano contemplati né i maggiori impegni di decarbonizzazione e riduzione dei consumi introdotti con il pacchetto europeo “Fit for 55”, né tantomeno la crisi dei prezzi di gas ed elettricità che ha spinto le istituzioni comunitarie ad accelerare ancora di più sulla transizione energetica pubblicando il piano REPOWER EU. L’aggiornamento del piano integrato italiano è quindi fondamentale per stabilire i passi del percorso per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi proposti recentemente a livello europeo, tenendo conto delle esigenze specifiche del nostro sistema energetico.
I NUOVI OBIETTIVI DI CONSUMO EUROPEI
L’Italia si è da sempre posta come promotrice e capofila di interventi per il risparmio energetico come primo strumento negli sforzi di decarbonizzazione. Infatti, la Penisola appartiene al gruppo di paesi più avanti nell’efficientamento energetico: in Europa ha un’intensità energetica maggiore solo di Irlanda, Danimarca e Lussemburgo.
Intensità energetica dei paesi europei (2021)
fonte: Eurostat
Come da regolamento comunitario, e in particolare secondo l’art.7 della Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED 2018), sono proprio i Piani Nazionali Energia e Clima a dover delineare organicamente gli obiettivi complessivi di risparmio energetico e gli strumenti adottati per conseguirlo. Eventuali sforzi aggiuntivi programmati a livello comunitario dovranno anch’essi trovare attuazione nei piani integrati dei singoli stati membri, individuati come gli strumenti per una strategia energetico-ambientale multisettoriale.
Obiettivi UE sul consumo totale di energia finale
fonte: Unione Europea
I paesi dell’Unione Europea dovranno ottenere una marcata riduzione dei consumi energetici aggregati entro il 2030 e il percorso si prospetta tortuoso. Nell’ultima edizione della Direttiva sull’efficienza energetica del 2018 questo obiettivo era posto a 846 Mtep. Tenendo conto del dato più aggiornato disponibile, riferito al 2021, il consumo di energia finale europeo si era attestato sui 952 Mtep: il raggiungimento dell’obiettivo vincolante della Direttiva implica una riduzione dei consumi di oltre il 12%. Se invece gli obiettivi comunitari da perseguire fossero effettivamente quelli contenuti nel pacchetto Fit for 55 o nel REPOWER EU, la riduzione dei consumi da ottenere in 7 anni sarebbe rispettivamente del 20% e del 26% (rispetto al dato 2021).
I CONSUMI DI ENRGIA FINALE
In quanto terza economia europea, l’Italia è responsabile di buona parte del consumo energetico UE. Nel 2021 il consumo di energia finale in Italia si è attestato intorno ai 114 Mtep annuali, rispettando gli obiettivi della Direttiva sull’Efficienza Energetica. Per raggiungere gli obiettivi del PNIEC attuale occorrerebbe abbattere il consumo finale di energia di 10 Mtep, mentre per rispettare i traguardi del 2030 ipotizzati nel Fit for 55 si dovrebbero raggiungere i 95 Mtep di energia finale consumati: una riduzione dei consumi nell’ordine di un quinto.
Consumi di energia finale in Italia per vettore energetico
fonte: Documento di descrizione degli scenari 2022 Terna-Snam
Come ottenere un simile risultato in una finestra temporale così ristretta, anche considerando la discreta rigidità dei sistemi energetici? Dai dati del Documento di Descrizione degli scenari 2022 Terna-Snam, la risposta è nell’elettrificazione dei consumi. Dalle previsioni di consumo finale per vettore energetico la maggiore riduzione futura si dovrà verificare nell’energia generata da prodotti petroliferi, il cui apporto al totale di energia consumato si dovrà dimezzare rispetto al 2019. Destinato ad aumentare invece il ricorso all’energia elettrica e al biometano, gli unici vettori energetici per cui è prevista una maggior penetrazione.